Nuovo arresto per Greta Thunberg, l’attivista svedese che da anni si batte per i diritti ambientali, civili e sociali. Il primo a dare la notizia è stato Ekstra Bladet. Il quotidiano svedese ha riferito che sin dalle prime ore del mattino, diversi manifestanti si sono radunati e hanno cercato di occupare uno degli edifici amministrativi dell’Università di Copenaghen che si trova a Krystalgade, in pieno centro, per protestare contro ciò che sta avvenendo nella Striscia di Gaza. Dei manifestanti, sei sono stati arrestati e saranno interrogati prima di essere, presumibilmente, rilasciati.

Sul suo profilo Instagram, l’attivista ha pubblicato una serie di storie in cui mostra l’incursione delle forze dell’ordine: “La polizia è stata chiamata e ha fatto irruzione in tenuta anti-sommossa e con fucili d’assalto. Stanno sfollando tutti mentre parliamo”. E ha proseguito: “Siamo qui perché gli accampamenti, le manifestazioni e la ricerca di dialogo, tra gli altri metodi, NON hanno portato a nulla, dopo una campagna lunga 3 anni. L’ateneo continua a non soddisfare le richieste degli studenti, che tra le altre cose, includono un boicottaggio accademico istituzionale”.

Poco dopo aver pubblicato sui social, l’attivista assieme a cinque membri di Students Against the Occupation, il collettivo che ha organizzato l’azione, è stata portata alla stazione di polizia. Non sono stati resi noti i nomi degli altri cinque manifestanti che si “sospetta abbiano forzato l’edificio e bloccato l’ingresso” riferiscono fonti dell’Afp. Al momento, secondo l’ufficio stampa della polizia danese è troppo presto per parlare della dinamica dell’operazione svolta in mattinata.

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