Media & Regime

Sangiuliano al Tg1 su Boccia: “Relazione affettiva, non sono ricattabile. Dimissioni respinte da Meloni”. Lei ribatte subito sui social: “Bugie”

L’apertura del Tg1 prima, quindi un’appendice il coda al telegiornale delle 20 per l’intervista al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, impantanato da giorni nel caso Boccia. Travolto dalla vicenda della (non) consulente che sta finendo per mettere alla berlina il governo, sottoposto punto su punto alla contro-narrazione della stessa Mariarosaria Boccia sulla propria pagina Instagram, […]

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L’apertura del Tg1 prima, quindi un’appendice il coda al telegiornale delle 20 per l’intervista al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, impantanato da giorni nel caso Boccia. Travolto dalla vicenda della (non) consulente che sta finendo per mettere alla berlina il governo, sottoposto punto su punto alla contro-narrazione della stessa Mariarosaria Boccia sulla propria pagina Instagram, il ministro si prende il picco di audience del telegiornale di viale Mazzini (beneficiando del cambio di palinsesto, con lo slittamento di Affari Tuoi) per sostenere tre cose. Uno: “Non sono ricattabile”. Due: “Avevamo una relazione affettiva, i viaggi li pagavo io”, ha detto mostrando dei fogli che dimostrerebbero le transazioni dal proprio conto. E ancora: “Ho presentato le dimissioni a Meloni, mi ha detto di andare avanti”.

Davanti a Gianmarco Chiocchi, direttore del telegiornale di cui Sangiuliano è stato vice-direttore per quasi dieci anni, il ministro si commuove mentre chiede scusa alla moglie, alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al governo e ai suoi collaboratori. In oltre 15 minuti di intervista, stigmatizzati dalle opposizioni che parlano di “uso privato del servizio pubblico”, l’uomo che guida la Cultura sostiene di aver presentato le proprie dimissioni alla premier, che le ha respinte. Quindi conferma pubblicamente quanto già detto a Meloni durante il colloquio privato avuto martedì: il ministero non ha pagato alcunché per i viaggi e alloggi dell’imprenditrice campana, la quale non è entrata in possesso di alcun documento riservato sulla sicurezza del prossimo G7 della Cultura.

Non si rilevano reati, dice ancora, ma solo questioni private. E in merito il ministro, molto emozionato, porge le sue scuse alle persone a lui vicine coinvolte in questa storia. Ma già l’anticipazione delle 20 durante il tg scatena la stessa Boccia, che risponde su Instagram alle sue affermazioni: “Iniziamo a dire bugie! Su questo terreno non sono ricattabile…”, scrive nelle stories lasciando intendere che non tutti i viaggi sono stati pagati dal ministro con la sua carta di credito personale, come detto da Sangiuliano al Tg1.

Il percorso di nomina, ha sostenuto il ministro, si è interrotto proprio per la relazione affettiva che si era instaurata, durata da maggio a luglio di quest’anno: “La procedura si è fermata, lei ha firmato ma il documento non è mai stato controfirmato dal capo di Gabinetto”, ha spiegato. “Sarà venuta qui al ministero forse quattro, cinque volte. Ha iniziato a interloquire con soggetti del ministero per aspetti assolutamente marginali del G7 tipo il menù della cena, i gadget per gli ospiti”, ha detto Sangiuliano riguardo al ruolo di Boccia all’interno del dicastero della Cultura. Riguardo ai documenti mostrati dalla (non) consulente, ha assicurato, sono “assolutamente non riservati né classificati” il cui contenuto era stato “pubblicato dal quotidiano La Repubblica”.

Riguardo ai viaggi e ai soggiorni ha quindi puntualizzato: “Mai un euro del ministero è stato speso per la dottoressa Boccia”. Quindi ha mostrato gli screenshot dei documenti delle transazioni degli aerei per Taormina, dei treni per Milano e Bari: “Ho pagato io di tasca mia, è tutto verificabile. Mai un euro pubblico”. A Pompei, invece, “non c’era trasferta perché lei abitava lì”, mentre a Sanremo “ha pagato l’organizzazione” e a Riva Ligure “ha pagato il sindaco di tasca sua”, ha continuato il ministro. Chiocci ha quindi chiesto conto delle registrazioni dentro Montecitorio con gli occhiali-fotocamera, svelata da Il Fatto Quotidiano, e altre registrazioni fatte da Boccia: “È uno dei motivi per cui ho voluto interrompere la relazione – ha detto – Non sono mai stato complottista e non voglio pensare ad altre cose, anche se quanto in queste ultime ore mi fanno pensare”. “Pensa che ci sia una regia dietro?”, ha chiesto Chiocci. “Lo escludo categoricamente”, ha risposto Sangiuliano. E ha insistito sul non temere l’apertura di un’inchiesta della magistratura perché “non vedo profili giuridici” su quanto accaduto ma ammette che alcune cose siano “censurabili”.