I liberali europei si dicono contrari alla possibilità che a Raffaele Fitto venga affidata una vicepresidenza esecutiva e il portafoglio all’Economia nella nuova Commissione europea. La presidente del gruppo Renew, Valerie Hayer – nel corso di un incontro con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, durato circa 40 minuti – ha espresso, infatti, “preoccupazione per la nomina di Fitto”, rendono noto fonti vicine al dossier delle nomine dei commissari.
Già nelle scorse ore erano emersi malumori tra i liberali per le indiscrezioni circolate sull’incarico da assegnare all’attuale ministro italiano. La vicepresidenza esecutiva, con delega al Pnrr e ai dossier economici, viene ritenuta da Renew un incarico troppo importante per essere affidato a un esponente di Ecr, formazione che i liberali considerano all’opposizione e con posizioni anti-Ue. Per Renew i ruoli chiave dovrebbero restare nelle mani dei gruppi parte della nuova maggioranza Ursula. Fratelli d’Italia, infatti, ha votato contro la riconferma della presidente della Commissione Ue. “Noi coerenti, ma la nostra scelta non compromette il ruolo italiano”, aveva commentato a caldo Giorgia Meloni.
Le polemiche dei liberali seguono lo scontro – da quanto appreso da ilfattoquotidiano.it – tra la Francia (Paese più influente nel gruppo Renew) e von der Leyen per la decisione, non ancora ufficializzata, di affidare al commissario Thierry Breton la delega all’Industria e autonomia strategica, anche se Parigi aspirava alla Difesa che è stata invece scorporata.
La stessa Giorgia Meloni, ufficializzando la candidatura di Raffaele Fitto a commissario Ue aveva affermato di non avere “motivo di credere” che all’Italia “non verrà riconosciuto un ruolo adeguato” nella nuova Commissione: “Non per simpatia o antipatia verso il nostro governo, ma più banalmente perché siamo l’Italia, nazione fondatrice, seconda manifattura e terza economia europea, terzo Stato membro per popolazione, con primati in tantissimi campi”. La premier aveva definito la scelta di Fitto “dolorosa ma necessaria”: “Una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati”, aveva sottolineato Meloni.