Il caso Sangiuliano-Boccia coinvolge adesso anche gli organi di Montecitorio. Il comitato per la sicurezza della Camera si riunirà la prossima settimana, infatti, per valutare il caso delle riprese video fatte da Maria Rosaria Boccia all’interno del palazzo che ospita la Camera dei deputati. Sono diversi i video postati su Instagram dalla 41enne “non consulente” del ministro della Cultura mentre si aggira nei corridoi e nelle stanze di Montecitorio. Una sorta di tour del palazzo che, come evidenziato da Selvaggia Lucarelli sul Fatto quotidiano, risultano essere stati creati “con Ray-Ban Meta“: cioè quelle riprese effettuate con occhiali che hanno telecamera e microfono integrati.
“Ray-Ban stories: gli occhiali smart di Facebook che catturano foto, video e funzionano da auricolari. Quando ciò viene fatto si accende un piccolo led bianco disposto vicino alla lente destra. Nulla di illegale!“, ha commentato con l’ennesima storia su Instagram Maria Rosaria Boccia. In realtà all’interno del Palazzo è vietata la realizzazione di qualsiasi ripresa non autorizzata o al di fuori degli spazi concessi alla stampa. Adesso la questione sarà valutata proprio dal comitato per la sicurezza della Camera che potrebbe anche sanzionarla con l’interdizione all’ingresso a Montecitorio.
“Ci riuniremo la prossima settimana per affrontare questa vicenda e al termine della seduta del Comitato verrà fatta una deliberazione sul caso. Un comportamento del genere è vietato dal regolamento della Camera“, spiega a LaPresse il presidente del Comitato e vicepresidente della Camera Sergio Costa, precisando che “gli occhiali smart sono in commercio, quindi legali, ma il punto è l’uso improprio che tu ne fai dove è vietato. E alla Camera è vietata qualsiasi tipo di ripresa non autorizzata preventivamente. È il comportamento individuale della persona ad essere oggetto di decisione: verrà fatta una proposta, valutata anche con gli organi amministrativi della Camera affinché sia correttamente calibrata. Poi la deliberazione, che è inappellabile, viene determinata in sede di Comitato”, conclude Costa.
Intanto sul fronte legale il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli ha annunciato la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Roma: “Il ministro Sangiuliano non ha spiegato perché la dottoressa Boccia, pur non avendo alcun ruolo nel Ministero, abbia utilizzato mezzi e servizi dello Stato, inclusa l’auto della scorta. Sangiuliano afferma di aver pagato tutto lui, ma fermo restando che questo è da verificare, l’uso improprio di mezzi e servizi dello Stato potrebbe configurare il reato di peculato. Il Ministro ha commesso una grave leggerezza, ma non si assume la responsabilità delle sue azioni”, sottolinea Bonelli .