Sui social viene soprannominato “Capitan Salsiccia” e dopo l’esordio in Coppa Italia di Serie D con la maglia dell’Olbia era stato vittima di bodyshaming a causa della sua forma fisica. Per tutelare Cristian Totti, il club sardo dell’Olbia ha deciso di assumere nello staff un nutrizionista e uno psicologo. “Quando è arrivato pesava di più di quello che pesa adesso, circa 88 chili”, ha raccontato Ninni Corda, direttore tecnico dell’Olbia, a Sportitalia. “Di costituzione tende a ingrassare, come il padre. Ha ottime qualità ed è molto in gamba. Ha qualche chilo sopra e la ‘colpa’ di essere il figlio di Francesco Totti e Ilary Blasi, per questo viene trattato a pesci in faccia. Lui pensa solo a fare il calciatore, si allena tutto il giorno e posso solo parlarne bene. Ci vorrà del tempo per vederlo nelle condizioni giuste, come è capitato ad altri calciatori di categorie importanti. Se diventerà forte? Non ha senso dirlo a 19 anni, sicuramente lui è una cosa e il padre era un’altra”.
La decisione dell’Olbia
Le immagini che ritraggono Cristian Totti in campo non sono passate inosservate: tanti insulti al figlio di Francesco, soprattutto sui social. Accusato di essere stato acquistato per raccomandazione e preso di mira per il fisico, l’Olbia ha deciso di fermare l’ondata di bodyshaming sostenendo in prima persona il ragazzo. Come riporta il quotidiano Gallura Oggi, il club sardo avrebbe deciso di assumere nel suo organigramma un nutrizionista e uno psicologo, col compito di curare la dieta di Cristian (e non solo la sua) ed eventuali instabilità psicologiche.