Secondo quanto riferisce lo studio legale che assiste la famiglia nella causa, il chirurgo avrebbe anche provato a nascondere il suo errore scrivendo il falso nei documenti dell'intervento
Stava passeggiando con sua moglie nella splendida contea di Okaloosa, in Florida, quando improvvisamente ha iniziato a sentire un forte dolore all’addome. Così, William Bryan, 70 anni, si è recato spontaneamente all’ospedale Ascension Sacred Heart Emerald Coast per dei test. Lì hanno scoperto una preoccupante anomalia alla milza e, per questo motivo, i due chirurghi, Thomas Shaknovsky e Christopher Bacani, hanno convinto la moglie dell’uomo, Beverly, che un intervento sarebbe stata la soluzione migliore perché altrimenti “sarebbero potute esserci gravi complicazioni”. Bryan, però, non è più tornato vivo dalla sala operatoria perché, nel corso dell’intervento, i medici hanno rimosso il fegato e non la milza, causandone quindi il decesso.
A raccontare la surreale vicenda è lo studio legale Zarzaur Law con un post su Facebook pubblicato pochi giorni fa. “Il 21 agosto 2024, il Dr. Shaknovsky ha eseguito una splenectomia laparoscopica assistita manualmente – si legge nella nota condivisa dallo studio -. Durante questa operazione, il Dr. Shaknovsky ha rimosso il fegato del signor Bryan e, nel farlo, ha sezionato la principale vascolarizzazione che alimentava il fegato, causando una perdita di sangue immediata e catastrofica, che ha portato alla morte“.
L’errore, però, non sarebbe mai stato riportato dal medico, che avrebbe in realtà etichettato l’organo come ‘milza’, dichiarazione successivamente smentita solo dopo la morte dell’uomo. Inoltre, Shaknovsky avrebbe poi spiegato alla vedova che l’organo di suo marito era diventato talmente grande da spostarsi in un’altra parte del corpo, spiega ancora Zarzaur Law.
“Forse la cosa più preoccupante – aggiunge lo studio legale – è che il Dr. Shaknovsky aveva già eseguito un intervento chirurgico rimuovendo per errore una parte del pancreas di un paziente invece di eseguire la resezione della ghiandola surrenale. Quel caso è stato risolto in modo confidenziale e il Dr. Shaknovsky è rimasto un chirurgo dell’ospedale Ascension Sacred Heart Emerald Coast fino ad agosto 2024″.
La vedova, quindi, ha voluto approfondire la questione per ottenere giustizia. “Mio marito è morto inerme sul tavolo operatorio per colpa del Dr. Shaknovsky. Non voglio che nessun altro muoia a causa della sua incompetenza in un ospedale che avrebbe dovuto sapere o sapeva che aveva già commesso gravi errori chirurgici che cambiano la vita”, ha raccontato Beverly tramite lo studio legale.
Intanto, Shaknovsky è stato allontanato dal North Walton Doctor’s Hospital, che ha rimosso tutte le foto e i riferimenti al medico dal suo sito web, spiega Zarzaur Law, mentre l’ospedale Ascension Sacred Heart Emerald Coast ha iniziato le indagini sulla morte di Bryan. “Prendiamo molto sul serio accuse come queste, stiamo conducendo un’indagine approfondita su questo evento – dichiara l’ospedale in a AL.com – La sicurezza dei pazienti è e rimane la nostra priorità numero uno. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la famiglia”. Dall’autopsia, rivela il New York Post, è emersa una cisti sulla milza di Bryan che potrebbe essere stata la causa del dolore per cui l’uomo era stato ricoverato.