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Ronzulli a La7: “Sangiuliano? È il ‘Fattore F’, tanti grandi uomini politici si sono rovinati per le donne”. Ma non cita Berlusconi

Potremmo scrivere un libro e chiamarlo volgarmente ‘Fattore F’, per spiegare quanti grandi uomini politici o di potere si sono rovinati per le donne. Sangiuliano non è né il primo né mi sembra l’ultimo. Siamo stati abituati a vederne tanti: Clinton, Mitterrand, Hollande e in casa nostra potremmo aprire grandi capitoli”. E’ lungo l’elenco stilato dalla capogruppo al Senato di Forza Italia, Licia Ronzulli, intervenuta a L’Aria che tira su La7, sul caso del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Ma, sorprendentemente, manca il nome di Silvio Berlusconi, leader del suo partito, che da presidente del Consiglio è finito spesso nei guai (non necessariamente giudiziari) per vicende simili, da Noemi Letizia al capitolo di Ruby Rubacuori e delle Olgettine.

La parlamentare finì proprio nel processo Ruby Ter. Fu archiviata perché, come scrisse il tribunale nella sentenza, partecipò (col marito) ad alcune serate organizzate ad Arcore, ma entrambi sono andati via appena finito di magiare, ossia prima che le serate di Villa San Martino proseguissero col cosiddetto “bunga bunga“. Il nome di Ronzulli finì anche nelle carte delle indagini di Bari che coinvolsero Berlusconi e Gianpaolo Tarantini perché per organizzare una “spedizione” a Villa Certosa, in Sardegna, con alcune ragazze il Cavaliere disse all’imprenditore pugliese di mettersi d’accordo proprio con Ronzulli. Va sottolineato peraltro che in questo caso la parlamentare non è stata mai nemmeno indagata.