L’ex gieffino ha debuttato come attore alla Mostra del Cinema di Venezia con “Il tempo è ancora nostro” e, in un’intervista a ‘Today’, ha tracciato un bilancio della nuova esperienza
Nel 2004 ha partecipato alla quarta edizione del Grande Fratello, ha lavorato in radio e in televisione. Adesso, dal piccolo, è passato al grande schermo. Si è tolto una soddisfazione dopo l’altra Ascanio Pacelli che, quest’anno, ha debuttato come attore alla Mostra del Cinema di Venezia con “Il tempo è ancora nostro” di Maurizio Matteo Merli, primo film italiano sul golf. Protagonista del lungometraggio – presentato nello spazio “Confronti” delle Giornate degli Autori e con la partecipazione straordinaria di Andrea Roncato –, l’ex gieffino interpreta Tancredi, un uomo che, dopo diversi anni trascorsi tra lavoro e famiglia, decide di abbandonare la precedente vita per dedicarsi alla sua passione sul green.
“Una delle cose più belle che mi ha portato il Grande Fratello negli ultimi 20 anni è il fatto di poter ancora parlare di golf – ha rivelato Pacelli in un’intervista a Today –. Io sono ancora professionista, sono presidente dell’Associazione professionisti d’Italia, sono stato un giocatore mediocre, non ho mia vinto niente ma quegli insuccessi mi hanno aiutato poi a costruire il personaggio di Tancredi nel film. Il golf è uno sport meraviglioso, è ancora etichettato come qualcosa di dedicato a chi ha una certa età o molti soldi, ma non è assolutamente vero”.
Un interesse – quello per la disciplina nata in Scozia molti secoli fa – che il 51enne romano è riuscito a coniugare con l’opportunità che gli si è presentata nel mondo del cinema: “Mi sarebbe piaciuto diventare popolare o famoso grazie ai miei meriti sportivi. Non mi sento attore, mi sento fortunato ad aver avuto un’occasione. Mi avessero detto quindici anni fa, ‘Sai, un giorno andrai a Venezia a presentare un film dove sei protagonista’, non ci avrei creduto. È un sogno che si avvera, io nelle sfide mi ci butto”.
E una battaglia di Pacelli è stata convivere con le etichette che il celebre reality di Canale 5, condotto allora da Barbara d’Urso, gli aveva appiccicato. Le conseguenze, più o meno piacevoli, della fama: “Il Grande Fratello mi ha dato tantissimo, innanzitutto una moglie splendida con la quale ho una famiglia incredibile – ha dichiarato – Mi ha tolto il cognome. Non sono più Ascanio Pacelli, ma Ascanio del Grande Fratello. L’ho sempre vissuta come una parentesi, non mi aspettavo niente e non ho meriti. Un reality non porta un lavoro. Diventi popolare, ma devi iniziare a fare qualcosa per costruirti il tuo percorso”.
La sua strada, l’ex gieffino l’ha trovata. E nel prossimo futuro “inizierò un programma come conduttore”. Spazio, infine, per parlare del rapporto con la moglie Katia Pedrotti: “Viviamo con estrema normalità, siamo sempre stati molto lontani da tutto ciò che è lo showbiz. Discutiamo come tutti, litighiamo come tutti, ci amiamo come tutti. Abbiamo momenti molto intensi di grossa passione e momenti con meno passione, ma è parte del rapporto. Non si può sempre vivere a mille”. E ancora: “In amore non bisogna mollare, è facile mollare e cercare un’altra persona, io amo ancora mia moglie. L’intensità cambia e si modifica, ma è normale”, ha chiosato.