Nella carriera (e nella vita) di Jack Draper, il nome di Jannik Sinner è una costante che va sempre di moda. La sua prima vittoria Atp in carriera – da numero 309 al mondo – sull’erba del Queen’s arriva proprio contro l’altoatesino, ora i due si rivedranno sul campo degli Us Open. In palio la finale del Grande Slam. Nel mezzo, un doppio giocato insieme a Montreal: “È stata un’esperienza bella e al tempo stesso strana condividere il campo con qualcuno di così forte. Alla fine abbiamo fatto un buon doppio e magari ci sarà di nuovo modo di ripetere la cosa in futuro”, aveva dichiarato. Elegante mancino e grande solidità mentale, Draper ha liquidato Alex De Minaur nei quarti in tre set (così come avvenuto in tutti i turni precedenti) continuando la sua grande annata dopo un 2023 di infortuni muscolari. Ha iniziato l’anno fuori dalla top 100, oggi è nei migliori 25.

L’amicizia e l’aneddoto con il numero 1 al mondo
“La prima volta che ci siamo incontrati era in un torneo Under 18. Penso di averci giocato contro in un doppio ITF di Categoria 1. Non lo conoscevo, ma è stato in un certo senso strano seguire il suo percorso perché da junior Jannik non era un giocatore tra i migliori, tra i più considerati”: questo il primo nitido ricordo di Draper. E c’è un aneddoto legato al numero 1 al mondo al quale oggi si fa quasi fatica a credere: “Mi ricordo appunto di quel doppio e di come ci eravamo dati come strategia di tirare su di lui, perché non era il miglior giocatore in campo. Ovviamente poi le cose sono cambiate e sono cambiate velocemente”. Un’amicizia sincera e spontanea, che si basa sulle piccole cose: “Ci siamo sempre salutati negli spogliatoi ogni volta che ci siamo incrociati e ci siamo sempre tenuti in contatto con qualche messaggio. Ovviamente essere entrambi giovani ci aiuta, anche perché giochiamo questo sport che ha un sacco di alti e bassi dal punto di vista emotivo ed emozionale che non è facile da gestire, ci sono un sacco di momenti duri. Jannik è gentile, divertente e genuino e penso sia una cosa ancor più importante questa che essere un grande giocatore”, ha raccontato Draper.

La scalata del 2024
Lasciatosi alle spalle un 2023 sfortunato, Draper è risalito in classifica sorprendendo e vincendo. Inizia la stagione con la finale ad Adelaide e il titolo a Stoccarda contro Matteo Berettini. Nel suo campo del Queen’s, si è tolto la soddisfazione di eliminare il numero 2 del mondo Carlos Alcaraz. Ora, l’occasione di fare la storia. O meglio, di continuare a scriverla. E come se non bastasse, fino ai quarti di finale del torneo, Draper non aveva perso neanche un set.

Sulle orme di Andy Murray
Andy è una leggenda e sarei un uomo felice se avessi metà della carriera che ha avuto lui. Mi manca negli spogliatoi, mi manca stare vicino alle sue scarpe e vestiti puzzolenti”. Il punto di riferimento per Draper non può che essere il connazionale Andy Murray: “Sicuramente mi darebbe qualche consiglio, ma credo che si stia godendo il ‘pensionamento'”. E così, Draper è diventato il quarto tennista britannico nella storia a raggiungere le semifinali degli Us Open. Attenzione però a definirlo sorpresa. Jack Draper farà di tutto per ripetere l’impresa del Queen’s.

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Sinner e il rapporto con il pubblico agli Us Open: “Non hanno niente contro di me, tifano i giocatori di casa. Giocare di sera è un onore”

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