Lavoro & Precari

Altri due morti sul lavoro nel modenese e vicino a Salerno: un 77enne schiacciato da una balla di fieno e un 66enne caduto dall’alto

Altri due incidenti mortali sul lavoro. In un’azienda agricola di Castelnuovo Rangone, nel modenese, un uomo di 77 anni è morto schiacciato da una balla di fieno all’interno del capannone dell’azienda agricola di famiglia, la F.lli Giberti. A trovare il corpo ormai privo di vita è stato uno dei fratelli. Sul posto sono subito intervenuti […]

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Altri due incidenti mortali sul lavoro. In un’azienda agricola di Castelnuovo Rangone, nel modenese, un uomo di 77 anni è morto schiacciato da una balla di fieno all’interno del capannone dell’azienda agricola di famiglia, la F.lli Giberti. A trovare il corpo ormai privo di vita è stato uno dei fratelli. Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Poco dopo sono arrivati la medicina del lavoro e i carabinieri di Vignola, che stanno effettuando accertamenti.

Un 66enne di Nocera Inferiore (Salerno) ha poi perso la vita a Nocera Superiore scivolando da un’impalcatura da un’altezza di due metri e battendo la testa. È morto in ospedale. Il cantiere è stato sequestrato e la Procura di Nocera Inferiore dovrà decidere se conferire l’incarico per l’autopsia. Le indagini sono state delegate ai carabinieri della Stazione di Nocera Superiore e al personale dello Spresal. Sul caso sono intervenuti i rappresentanti della Cgil Salerno e della Fillea, Antonio Apadula e Luca Daniele.

“A sessantasei anni, un operaio edile dovrebbe già essere in pensione – dichiarano Antonio Apadula e Luca Daniele rispettivamente Segretario Generale della Cgil di Salerno e Segretario Generale della Fillea di Salerno. La caduta dall’alto continua ad essere la principale causa di decesso. Nei primi otto mesi del 2024 sono morti circa 600 lavoratori sul lavoro. Una sciagura senza fine. Occorrerebbero almeno 10mila nuovi ispettori del lavoro per avere un adeguato numero di visite ispettive, volte a garantire controlli efficienti in quasi la totalità degli ambienti lavorativi. Come Cgil e Fillea chiediamo un piano straordinario di formazione obbligatoria sulla prevenzione che garantisca davvero un immediato stop a queste stragi quotidiane. La patente a punti del governo Meloni è una ennesima occasione persa, una norma farraginosa che non apporterà alcun miglioramento delle condizioni attuali anzi, tutelerà ulteriormente tutte quelle imprese che già oggi, con superficialità, affrontano il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro”.