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“Ci siamo voluti bene, per me c’è sempre ed è immortale. Nascondeva le emozioni, ma un giorno mi disse ‘sei un fico’”: Fiorello e il suo Mike Bongiorno

Per lo showman siciliano, il re dei quiz è stato un maestro, un complice, il genio capace di sorprenderlo, spiazzarlo e soprattutto una persona su cui poter contare

di Gabriele Scorsonelli
LA PROPOSTA DEL PROGRAMMA IN AMERICA - 3/6

LA PROPOSTA DEL PROGRAMMA IN AMERICA - 3/6

Mike Bongiorno aveva capito che lo showman catanese avrebbe fatto strada. Esperienza, intuizione: probabilmente, in redazione, aveva visto passare moltissimi volti. “Nella mia lunga carriera ho incontrato tutti i tipi di artisti, ma vi posso garantire che uno come Fiorello non c’è mai stato”, aveva dichiarato. Così gli aveva proposto di girare un programma insieme, girando l’America per raccontarla ai telespettatori. “L’idea era carina. Purtroppo, all’epoca, non sopportavo l’idea di volare in aereo, avevo paura e gli ho detto: ‘Guarda Mike, non me la sento’ – evidenzia ‘Ciuri’ –Non l’avessi mai fatto: ‘Ma come non te la senti e me lo dici adesso, abbiamo già preparato tutto’. Questo rifiuto se l’è legato al dito e ogni volta che mi vedeva ripeteva: ‘Sì, sì, parla parla, tu che tu m’hai fatto buttare via un sacco di soldi, non sei venuto a fare il programma con me’. Oramai era diventato un tormentone, anche se quello americano sarebbe davvero stato il nostro viaggio dell’amicizia”.

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