Per lo showman siciliano, il re dei quiz è stato un maestro, un complice, il genio capace di sorprenderlo, spiazzarlo e soprattutto una persona su cui poter contare
Un passaggio di consegne in cinque anni, attraverso una storia professionale che non ha mai incontrato il caso. E che, con il tempo, è diventata un’amicizia. Per Rosario Fiorello, Mike Bongiorno è stato un maestro, un complice, il genio capace di sorprenderlo e spiazzarlo. Soprattutto, una persona su cui poter contare, in onda e lontano dalle telecamere. Ad accomunarli stima reciproca, affetto e l’ironia dei grandi, di chi non si prende mai troppo sul serio. “Durante le mie giornate c’è sempre qualcosa che mi rimanda a Mike, qualcosa che ha fatto, qualcosa che ha detto, qualche consiglio che mi ha dato. Mike c’è sempre, per me era ed è immortale, non mi è mai sfiorata l’idea che lui un giorno potesse andarsene”, le parole del mattatore siciliano che, in un’intervista a 7Corriere, ha ricordato il tempo trascorso insieme al re dei quiz.