Capitoli

  1. “Ci siamo voluti bene, per me c’è sempre ed è immortale. Nascondeva le emozioni, ma un giorno mi disse ‘sei un fico’”: Fiorello e il suo Mike Bongiorno
  2. IL PRIMO INCONTRO, I TELEGATTI E L’OROLOGIO
  3. LA PROPOSTA DEL PROGRAMMA IN AMERICA
  4. "LE SUE GAFFE FAMOSE ERANO CONSAPEVOLI"
  5. GLI SPOT E LA GAG DEL CLOCHARD
  6. L’AFFETTO TRA ALLIEVO E MAESTRO
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“Ci siamo voluti bene, per me c’è sempre ed è immortale. Nascondeva le emozioni, ma un giorno mi disse ‘sei un fico’”: Fiorello e il suo Mike Bongiorno

Per lo showman siciliano, il re dei quiz è stato un maestro, un complice, il genio capace di sorprenderlo, spiazzarlo e soprattutto una persona su cui poter contare

Un passaggio di consegne in cinque anni, attraverso una storia professionale che non ha mai incontrato il caso. E che, con il tempo, è diventata un’amicizia. Per Rosario Fiorello, Mike Bongiorno è stato un maestro, un complice, il genio capace di sorprenderlo e spiazzarlo. Soprattutto, una persona su cui poter contare, in onda e lontano dalle telecamere. Ad accomunarli stima reciproca, affetto e l’ironia dei grandi, di chi non si prende mai troppo sul serio. “Durante le mie giornate c’è sempre qualcosa che mi rimanda a Mike, qualcosa che ha fatto, qualcosa che ha detto, qualche consiglio che mi ha dato. Mike c’è sempre, per me era ed è immortale, non mi è mai sfiorata l’idea che lui un giorno potesse andarsene”, le parole del mattatore siciliano che, in un’intervista a 7Corriere, ha ricordato il tempo trascorso insieme al re dei quiz.