“Le dimissioni di Sangiuliano arrivano tardive, ma sono comunque l’atto più opportuno da quando è ministro”. La segretaria del Pd, Elly Schlein, commenta così il passo indietro del ministro della Cultura dopo lo scandalo della “non consulente” Maria Rosaria Boccia. “È lo specchio – ha aggiunto la leader dem – della classe dirigente di Giorgia Meloni, una classe dirigente arrogante, inebriata di potere che ha passato il tempo ad occupare posizioni”. Dopo aver chiesto a gran voce le dimissioni del ministro, i partiti di opposizione puntano il dito contro il governo Meloni mentre i ministri e gli esponenti del centrodestra esprimono la loro solidarietà a Sangiuliano ringraziandolo per il lavoro svolto.

Per il leader del Movimento 5 stelle “dal punto di vista politico rilevo che è il primo ministro che si dimette rispetto a Francesco Lollobrigida, a Daniela Santanchè e ad Andrea Del Mastro e addirittura si dimette quando Giorgia Meloni gli aveva chiesto di rimanere”, ha dichiarato Giuseppe Conte che ha anche chiamato Sangiuliano per esprimergli “solidarietà sul piano personale e umano per un gesto a questo punto dovuto dal punto di vista politico”. “È questa la logica di Meloni: qualunque cosa succeda – sottolinea Conte – nessuno si deve dimettere. Per lei, il prestigio delle istituzioni viene dopo la solidarietà tra ministri, amici di partito o di coalizione”.

“Sangiuliano ha fatto in ritardo ciò che doveva”, ha dichiarato il leader di Azione, Carlo Calenda: “Adesso – ha aggiunto – speriamo di liberarci anche delle rivelazioni mediatiche ad orologeria della signora di Pompei. Se ha notizie relative a possibili reati vada a denunciarle alla magistratura. E che su tutta questa triste vicenda scenda presto un velo pietoso. Per carità di Patria”, ha concluso Calenda. Per Matteo Renzi quella delle dimissione è stata “la soluzione più giusta e più ovvia“: “Resta un mistero il perché la premier Giorgia Meloni abbia scelto di respingere le sue dimissioni tre giorni fa e lo abbia costretto alle scene indecorose di questi giorni. Meloni ha fatto una scelta politicamente inspiegabile“, ha sottolineato il leader di Italia viva. Si è trattato di “un passaggio obbligatorio ma che non mette la parola fine a una vicenda che necessita di un chiarimento profondo e trasparente”, per il portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli, che sulla vicenda ha anche presentato un esposto in procura. “Con incredibile ritardo sono finalmente arrivate le dimissioni del ministro della cultura. Ora, dopo i titoli di coda di questa grottesca commedia, mi auguro che il dibattito politico e l’attenzione dell’informazione tornino a concentrarsi sui problemi reali degli italiani“, afferma Nicola Fratoianni segretario di Sinistra italiana.

Dal centrodestra e dal governo ovviamente i commenti sono diametralmente opposti. “Gennaro Sangiuliano è stato un ottimo ministro, ha fatto una scelta che gli permette di essere libero, di difendersi e dimostrare che è una persona perbene, quale è. Quindi ha tutta la nostra amicizia e solidarietà”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, mentre l’altro vicepremier Matteo Salvini ha commentato con “un abbraccio e un ringraziamento a Gennaro Sangiuliano per questi due anni”. “Mi dispiace, è stato un ottimo ministro della Cultura, una persona perbene. Se lo ha fatto è per onorare la sua onorabilità. Ha dovuto subire uno stillicidio di attacchi”, ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Solidarietà anche da Daniela Santanchè: “Grazie per quanto fatto in un settore da sempre in mano alla sinistra“, ha dichiarato la ministra del Turismo che – a differenza di Sangiuliano – nonostante i suoi problemi giudiziari non ha mai fatto un passo indietro. “Con profonda stima e vicinanza desidero esprimere la mia gratitudine a Gennaro Sangiuliano per lo straordinario impegno e la dedizione dimostrata durante il suo mandato. Il Governo oggi perde un ottimo ministro“, dichiara in una nota il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. “Gennaro Sangiuliano è una persona colta e perbene, che come ministro ha svolto in questi due anni un ottimo lavoro. Ha toccato però, forse per la prima volta, i fili di un sistema di potere cristallizzato, e temo che molto dell’accanimento al quale abbiamo assistito sia dovuto a questo“, ha invece dichiarato Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia. “Gennaro Sangiuliano ha pienamente ragione nel dirsi fiero dei risultati raggiunti, sotto la sua guida, nell’ambito delle politiche culturali. Forse è in buona parte proprio in questa sua linea di condotta la ragione dell’accanimento nei suoi confronti. Le sue dimissioni non dovute gli fanno onore”, ha scritto sui suoi social il presidente del Senato Ignazio La Russa. “Caro Gennaro, prezioso collega, leale e competente, ti sono e ti sarò vicino“, sono invece le parole del ministro per lo Sport Andrea Abodi.

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