Polemiche furiose sulla decisione del Comune di Modena di non organizzare concerti o iniziative in memoria del tenore Luciano Pavarotti, in occasione dell’anniversario della sua morte, avvenuta il 6 settembre del 2007. Succede per la prima volta in 17 anni. Così l’ultima moglie del tenore, Nicoletta Mantovani, ha deciso di spostare tutto al Comune di Comacchio, che si è fatto avanti per l’organizzazione.
“Sicuramente i modenesi non si sono dimenticati di Pavarotti, questo non succederà mai – ha affermato la Mantovani a Il Resto del Carlino -. Luciano fa parte della storia individuale e collettiva di tutti i modenesi, è nel loro cuore. C’entra l’orgoglio, sicuramente, perché Luciano ha portato Modena nel mondo e tutto il mondo a Modena. Sicuramente la decisione è stata presa dalla precedente amministrazione, e accolta da quella attuale, in un intento di razionalizzazione delle risorse: dal punto di vista formale è razionale. Al tempo stesso, comprendo il disappunto dei modenesi che legavano al 6 settembre un momento di celebrazione di un loro concittadino a cui vogliono ancora bene e che li ha resi orgogliosi. Forse si è sottovalutato, da parte delle istituzioni, quanto i modenesi siano legati a questa data: a Modena il 6 settembre non significa celebrare il ricordo della morte di Luciano, ma il ricordo di Luciano, punto. Il 6 settembre è per i modenesi un ‘Pavarotti Day’, ecco: un giorno da dedicare al ricordo”.
Anche Katia Ricciarelli ha commentato la decisione del Comune di Modena: “Pavarotti è stata una persona che ha segnato la storia, la moglie (Nicoletta Mantovani, ndr) è una donna molto in gamba e attiva e se fossi in lei organizzerei un evento tipo ‘Pavarotti & Friends’, non ha bisogno del Comune di Modena – ha affermato all’AdnKronos -. In molti casi purtroppo, dopo la morte di una persona si tende a dimenticarla. Pavarotti merita una serata in suo onore, ci andrebbero tutte le persone che hanno cantato con lui e sono moltissime. Io parteciperei di corsa. La moglie potrebbe tranquillamente organizzare una serata-evento per donare tutto il ricavato in beneficenza. Sono sicura che il pubblico accorrerebbe numeroso”.
Al dispiacere per quanto accaduto si è aggiunto anche Raf: “Mi sorprende che Pavarotti non venga celebrato. È una figura che dovrebbe essere celebrata all’infinito. Non capisco questa decisione, sono dispiaciuto. Ricordarlo fa solo che bene alla città”. Il cantante è stato tra i protagonisti dell’edizione 2002 dell’evento musicale benefico ‘Pavarotti & Friends’, che si è svolto in Angola. ”Non era un bel periodo per lui, era da poco mancato suo padre Luciano. Nonostante fosse sofferente lui era lì con noi. Con me è sempre stato amichevole, quasi paterno. Lo porto nel cuore”.