La presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Forum Teha di Cernobbio ha parlato per un’ora rispondendo a tutte le domande che le sono state rivolte, a partire dal caso che ha riguardato l’ex ministro Sangiuliano: “Le cose che si costruiscono fanno meno rumore e meno notizia, ma Gennaro Sangiuliano ha significativamente aumentato visitatori e introiti di varie realtà museali, ha avviato grandi progetti fermi da decenni, è stato importante allargare gli Uffizi, riformare le norme sui contributi al cinema – ha detto la premier -. Dopodiché è accaduto che sono giorni che parliamo della vita privata di un ministro, va da se che la sua vita pubblica sia finita”. Giorgia Meloni è quindi entrata nel dettaglio: “Ci sono due elementi che vanno considerati, il primo è che si tratta di una vicenda di vita privata, si è dimesso ma non ci sono illeciti commessi dal ministro, sono giorni che c’è una forte campagna mediatica, che ha trasformato una questione privata in un fatto pubblico. Penso che sia un precedente a cui non credo ci si debba prestare, ho accettato le dimissioni irrevocabili perché il ministro voleva liberarsi della condizione di ministro per potersi meglio difendere”.
E, ancora: “Se qualcuno pensa che questa situazione possa indebolire il governo, non succederà. Intendo fare il mio lavoro fino alla fine della legislatura. Credo che gli italiani si siano accorti del doppiopesismo mediatico che ha interessato la vicenda. Mi sento colpita dalla sproporzione di articoli che sono stati dedicati al ministro Sangiuliano, rispetto a quelli che sono stati dedicati a un’inchiesta della procura di Perugia che racconta di funzionari dello stato italiano che per anni hanno fatto centinaia di migliaia di accessi illegali alle banche dati di questa nazione ragionevolmente per ricattare la gente. Per me è importante che il governo mantenga la sua autorevolezza e spero che si possa andare avanti e che Alessandro Giuli possa continuare l’ottimo lavoro di Sangiuliano”.