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Cernobbio, Zelensky annuncia piano di pace. Meloni: “Siamo con Kiev”. Ma Borrell: “Perché il no agli attacchi in Russia con armi italiane?”

Volodymyr Zelensky è al lavoro su una road map per la pace. “Ho preparato un piano, sarà pronto a novembre e voglio condividerlo con il presidente in carica degli Stati Uniti, perché ci sono alcuni punti che dipendono dall’America”, ha annunciato a margine del forum di Cernobbio, in un’intervista resa ai direttori di sei testate italiane (Repubblica, Corriere, Stampa, Sole 24 ore, Tg1 e SkyTg24) dopo aver incontrato la premier Giorgia Meloni in un bilaterale al mattino. “Spero che avrò l’occasione di far vedere questo piano a Biden e ai principali candidati per la presidenza Usa, Kamala Harris e Donald Trump, e avere da loro un riscontro”, ha detto. Al momento, specifica però, “non abbiamo condiviso niente, il primo contatto ci sarà con Biden”. Il presidente ucraino non fornisce dettagli, ma il piano dovrebbe implicare un ruolo attivo dei partner occidentali per ottenere dalla Russia una garanzia del cessate il fuoco, permettendo di aprire le trattative diplomatiche. “Non si tratta solo di armi, ma anche di questioni importanti globali. Parliamo di un pacchetto concreto di difesa concreto. E se lo avremo, sarà un forte deterrente per la Russia per poter terminare la guerra a condizioni diplomatiche”, spiega. E assicura: “Siamo più vicini alla fine della guerra rispetto alla situazione in cui ci eravamo trovati all’inizio”.

“Se saltano le regole di diritto internazionale avremo una moltiplicazione delle crisi e il caos. L’unica cosa che non si può fare è abbandonare l’Ucraina al suo destino. E questa è la scelta che sta attuando l’Italia e che non cambierà”, ha ribadito Meloni dopo il bilaterale. I due leader, fa sapere palazzo Chigi, hanno parlato “degli ultimi sviluppi della situazione sul terreno e delle più immediate necessità dell’Ucraina in vista dell’inverno e a fronte dei continui attacchi russi contro la popolazione civile e contro le infrastrutture critiche. Il presidente del Consiglio ha ribadito la centralità del sostegno all’Ucraina nell’agenda della Presidenza italiana del G7“, si legge in una nota. “Ringrazio Giorgia e il popolo italiano per il loro sostegno e gli sforzi nel ripristinare una pace giusta”, ha twittato Zelensky dopo l’incontro. “Abbiamo parlato dell’attuazione della formula di pace, con l’Italia che gioca un ruolo attivo su tutti i suoi punti. Uno degli argomenti chiave di cui abbiamo discusso è stata la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina, concentrandoci in particolare sul ripristino del nostro sistema energetico. Apprezziamo profondamente la decisione dell’Italia di ospitare la prossima Ukraine Recovery Conference (il summit sulla ricostruzione del Paese, ndr) nel 2025″, ha aggiunto.

“Abbiamo discusso di come continuare a lavorare per arrivare a una pace giusta“, ha detto poi la premier, intervistata dal direttore del Corriere Luciano Fontana. “Non ho mai cambiato idea sull’Ucraina. Penso che dall’Italia sia stata dimostrata una postura chiara, seria e determinata, che ci viene riconosciuta da tutti i nostri partner. Penso che sull’Ucraina non dobbiamo mollare. E non penso affatto che il destino del conflitto in Ucraina sia segnato“, rivendica Meloni. “Dobbiamo fare attenzione a non cadere nelle trappole della propaganda russa”, avverte. “Continuo a sentir dire che la guerra è persa, che la Russia sta vincendo”, ma “se facciamo un passo indietro ci ricordiamo che l’invasione dell’Ucraina nasce con l’idea di una guerra lampo. A due anni e più di distanza, ci rendiamo conto che oggi quell’obiettivo è lontano anni luce. Non è una vittoria imminente della Russia, è uno stallo che noi abbiamo contribuito a creare sostenendo l’Ucraina”.

Parole a cui nel pomeriggio, sempre da Cernobbio, l’Alto rappresentante per la Politica estera Ue Josep Borrell ha risposto provocando il governo italiano sul rifiuto di permettere attacchi oltreconfine con le proprie armi: “Sono molto d’accordo, al 100%, con la presidente Meloni oggi. È stata molto chiara. Ma, a proposito: perché l’Italia non consente all’Ucraina di usare le armi che le fornisce per colpire le basi russe all’interno del territorio russo? Belle parole, ma sarebbe molto meglio se consentissimo all’Ucraina di difendersi in modo efficiente, perché altrimenti la Russia la sta distruggendo in piena impunità”. Meloni incassa anche i complimenti del commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, in procinto di lasciare la casella italiana a Raffaele Fitto: “Ho ascoltato e apprezzato le parole della presidente del Consiglio sull’Ucraina. Sono perfettamente in linea con la posizione dell’Unione europea: se vogliamo avvicinare la possibilità della pace, dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina anche fornendo armi. Questo può apparire una contraddizione, ma solo se l’Ucraina sarà capace di resistere una reale prospettiva di negoziato si aprirà”.