Pier Luigi Bersani alla Festa del Fatto fa un lungo intervento sulle alleanze e sulla necessità di intercettare forze che attualmente stanno all’eterno dei partiti: “Quando il centrosinistra ha vinto nei suoi ingredienti ci sono sempre state personalità percepite dal paese come liberali, liberal-democratiche, Andreatta, Maccanico, Padoa Schioppa. Erano culture e personalità che si percepivano in un cocktail e non pretendevano di dirigere il traffico. Renzi risponde a questi profili? No, direi di no. C’è in giro qualcuno di questi? Sì, ce ne sono. Ci sono imprenditori che danno per scontato che bisogna fare il salario minimo, stanno lì, bisogna andarli un po’ a disturbare. Come si fa? Si parte da quelli che sono all’opposizione si buttano lì quattro principi basici, robe serie, come fisco e welfare, diritti del lavoro, diritti civili, pace e guerra. Da lì si parte a costruire l’alternativa. Attorno ai referendum c’è tanta gente diversa, non si può fare lo stesso su fisco e sanità? Ma è possibile che quando parliamo di veti ci viene sempre in mente Renzi? Abbiamo un mondo vasto, non possiamo perderci in un bicchiere d’acqua. Noi abbiamo da raccogliere forze più vaste che stanno nella società, non per forza nei partiti. Van trovate altre chiavi per trovare le forze. Le forze ci sono in giro. Se la politica non riesce ad aggregarle e sta lì a discutere del campo largo… non la misuri ad ettari la politica, poi finisci sul centimetro quadro”