Politica

Sangiuliano: “Torno in Rai ma non voglio un posto di rilievo, cercherò un ruolo laterale. C’è troppo accanimento nel mondo del potere”

“Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato, tornerò al mio lavoro e nell’azienda dove sono cresciuto. Ma non voglio un posto di rilievo, cercherò di avere un ruolo laterale. C’è troppo accanimento nel mondo del potere”. In un colloquio con il Messaggero, l’ormai ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano annuncia di voler rientrare nella tv pubblica, dove ha lavorato per vent’anni arrivando alla vicedirezione del Tg1 e alla direzione del Tg2, lasciata nel 2022 con la nomina al governo. A quanto pare, però, il ciclone piombato su di lui a causa di Maria Rosaria Boccia – sua ex amante che ha tentato di nominare consulente – lo ha convinto d’ora in poi a stare alla larga dal potere. “Questa vicenda mi ha fatto capire che bisogna stare al riparo da chi fa di tutto per rovinarti la reputazione, la professione, la vita”, dice.

Per giustificare la doppia porta girevole – dalla Rai al governo e ritorno – Sangiuliano cita gli ex governatori del Lazio Piero Badaloni e Piero Marrazzo, giornalisti del servizio pubblico “che presero aspettativa per impegnarsi in politica”. E sul caso che lo ha travolto promette: “Andrò fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi”. A questo proposito, a quanto riferisce Repubblica, nell’esposto annunciato contro Boccia il reato ipotizzato dovrebbe essere quello di estorsione. L’ex ministro nega di aver ricevuto pressioni dalla premier per dimettersi: “Giorgia è stata comprensiva, non mi ha spinto lei a lasciare, mi ha ascoltato come sempre, mi ha lasciato libero di fare la mia scelta. Questa è stata una decisione mia, perché stava diventando troppo duro e ingiusto il tiro al piccione“.