Mostra del Cinema di Venezia

Almodovar e il diritto all’eutanasia: “Chiedo ai politici e ai fedeli di ogni religione di rispettare e di non intervenire nelle decisioni individuali”. Il discorso completo del Leone d’oro di Venezia 2024

Fuori gli occhiali dal taschino (“è la prima volta”, afferma il 74enne Pedro) ecco la lettura di un discorso del vincitore che rimarrà negli annali della Biennale

di Davide Turrini
Almodovar e il diritto all’eutanasia: “Chiedo ai politici e ai fedeli di ogni religione di rispettare e di non intervenire nelle decisioni individuali”. Il discorso completo del Leone d’oro di Venezia 2024

“Dire addio a questo mondo in modo pulito e con dignità è un diritto fondamentale”. Lo speech più politico della storia dei Leoni d’oro veneziani, arriva come sempre in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Sono quasi le 20 e 20 quando Pedro Almodovar viene dichiarato vincitore di Venezia 81 con il suo film dichiaratamente sbilanciato il diritto all’eutanasia, The room next door. Il regista spagnolo, icona flamboyant e diretta di una liberalizzazione di parole e immagini fin dagli anni ottanta nella Spagna post franchista, sembra prima scrollarsi di dosso una tensione palpabile (era arrivato per primo sul red carpet ed è salito sul palco per ultimo), poi è subito diventato un fiume in piena.

Fuori gli occhiali dal taschino (“è la prima volta”, afferma il 74enne Pedro) ecco la lettura di un discorso del vincitore che rimarrà negli annali della Biennale. “Il film parla di una donna agonizzante in un mondo agonizzante. E di chi decide di condividere con lei i suoi ultimi giorni. Accompagnare un malato terminale, saper stare al suo fianco, è una delle grandi qualità che possediamo. Dire addio a questo mondo in modo pulito e con dignità è un diritto fondamentale”.

Almodovar ha poi sottolineato che fare questo “non è politico ma umano”: “So che va contro ogni credo che vede Dio come unica fonte di vita. Chiedo ai politici e ai fedeli di ogni religione di rispettare e di non intervenire nelle decisioni individuali. L’essere umano deve essere libero di vivere o morire quando la vita è insopportabile”. In The room next door, che sarà nelle sale italiane il 5 dicembre, una reporter di guerra malata terminale (Tilda Swinton) decide di non continuare le terapie contro il cancro ma di morire dopo aver acquistato una pillola sul dark web. L’unico desiderio è avere al suo fianco l’amica ritrovata, una scrittrice newyorchese (Julianne Moore), per accompagnarla fino all’ultimo istante di vita.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione