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Guadagna 160 mila dollari all’anno lavorando come ingegnere, poi la scoperta choc: “Tutto falso, aveva solo il diploma”. Arrestato e condannato a 15 anni

Così Daniel Mthimkhulu, ex capo ingegnere dell'agenzia ferroviaria sudafricana ha costruito la sua intera carriera su una montagna di menzogne

Per anni era riuscito ad ingannare tutti, spacciandosi per ingegnere laureato e con tanto di dottorato in ingegneria dei trasporti. Un clamoroso caso di frode ha scosso il settore dei trasporti sudafricano: Daniel Mthimkhulu, ex capo ingegnere dell’agenzia ferroviaria statale, è stato condannato a 15 anni di carcere per aver falsificato le proprie credenziali accademiche e aver costruito la sua intera carriera su una montagna di menzogne. La sentenza è stata emessa martedì 3 settembre da un tribunale di Johannesburg.

Mthimkhulu, 49 anni, si era presentato come un luminare, vantando una laurea magistrale e un dottorato in ingegneria. Queste credenziali gli avevano garantito non solo un prestigioso incarico, ma anche uno stipendio annuo di circa 160.000 dollari. Tuttavia, dietro la facciata di rispettabilità si celava un inganno clamoroso. Il tribunale di Johannesburg ha svelato la verità: Mthimkhulu non aveva mai conseguito quei titoli, possedendo solamente un diploma di scuola superiore. “Questo caso dimostra che il crimine non paga”, ha dichiarato Seswantsho Godfrey Lebeya, direttore del Dipartimento per le Indagini sui Crimini Prioritari del Sudafrica, dopo la sentenza. “Mthimkhulu ha abusato della fiducia riposta in lui, causando danni significativi al Paese”.

Le conseguenze della frode di Mthimkhulu sono andate ben oltre il danno economico: durante il suo mandato, l’ingegnere impostore aveva supervisionato un accordo da oltre 100 milioni di dollari per l’acquisto di treni dalla Spagna. I treni, però, si sono rivelati troppo alti per la rete ferroviaria sudafricana e sono rimasti inutilizzati, un errore colossale che ha gettato un’ombra sulla gestione dell’agenzia e sollevato sospetti di corruzione internazionale.

La vicenda ha suscitato indignazione in tutto il Paese: “È inconcepibile che una persona senza le necessarie qualifiche abbia potuto ricoprire un ruolo così cruciale”, ha commentato un portavoce del Ministero dei Trasporti. “Questo caso sottolinea l’importanza di controlli più rigorosi sulle credenziali professionali, specialmente in settori strategici come quello dei trasporti”. Mthimkhulu, oltre alla condanna a 15 anni, è stato condannato a restituire alla PRASA circa 326.000 dollari, somme percepite indebitamente nel corso della sua carriera. Ma il danno arrecato alla fiducia pubblica e all’efficienza del sistema ferroviario sudafricano è incalcolabile.