Paura per Totò Schillaci. L’ex attaccante di Messina, Juve e Inter, è ricoverato in ospedale a Palermo. L’attaccante della Nazionale ai Mondiali di Italia 1990 è “in condizioni stabili” ed è controllato “da un equipe di medici continuamente notte e giorno” come precisa tramite una story su Instagram la famiglia dell’ex calciatore “visto le innumerevoli chiamate di molte testate giornalistiche e visto le brutte notizie che circolano”.
Il calciatore, ora 59 anni, era la riserva di Gianluca Vialli e di Andrea Carnevale in nazionale nei Mondiali che si disputarono in Italia. Un ruolo guadagnato dopo i 15 gol in serie A con la maglia della Juventus. Entrato in campo a pochi minuti dalla fine nella partita con l’Austria segnò il gol della vittoria proseguendo a segnare in ogni partita: Cecoslovacchia, Uruguay, Irlanda, Argentina e Inghilterra. Alla fine il calciatore delle notti magiche conquistò il titolo di capocannoniere. Un sogno in azzurro anche se l’Italia arriva solo terza. Dopo la Juve approdò all’Inter. Lasciò l’Italia per il Giappone e tornato in Italia, aveva aperto una scuola calcio a Palermo: “Adoro Palermo e mi dà molto fastidio vederla associata solo alla criminalità, perché offre tante cose belle. Bisogna investire sui quartieri, questo sì, togliendo i giovani dalle strade. Ho rilevato il centro sportivo, Louis Ribolla, in una zona popolare, proprio per restituire qualcosa di quanto mi è stato dato dalla città”, disse.
Lo scorso anno aveva raccontato, durante un programma tv, di aver avuto un tumore. Un male che si sarebbe ripresentato. Il bomber è ricoverato nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Civico in gravi condizioni. È stato in terapia alla clinica la Maddalena e da ieri sera si trova nel nosocomio cittadino. Nel 2004 aveva partecipato all’Isola dei famosi, un anno fa partecipò con la moglie Barbara al programma Pechino Express. Poco prima era stato operato di tumore per due volte. “La trasmissione è stata una rivincita sulla malattia che mi ha fatto soffrire tantissimo”. Ora il nuovo peggioramento.