Peter Weir: 10. Uno dei più grandi cineasti al mondo riceve il Leone d’Oro alla Carriera alle 14 di un lunedì qualunque. Ringrazia tutti (soprattutto Ethan Hawke che arriva da New York con amore e devozione), si commuove sinceramente, vaga per il Lido in solitaria alla ricerca di una bistecca come quando all’aeroporto nessuno è andato a prenderlo. Stoico.
Adrien Brody: 10. Senza girarci troppo attorno: come ci si fa a dimenticare del suo Laszlo Toth di The Brutalist? Dentro a un film imponente e lacerante, c’è un attore ancor più imponente e lacerante che il film lo marchia, lo fa pulsare, lo trascina e lo scortica. Un film ogni morte di papa, ma quando lavora rimane il segno. Toc toc giuria.
I prezzi del Lido di Venezia durante il festival: 2. Tema affrontato da anni, ma ogni anno va sempre peggio. Per comprare una cotoletta (senza contorno), un cous cous vegetariano, una pasta al pomodoro servono carriole di marchi come nella Repubblica di Weimar. Per non dire dei vaporetti per i quali si firmano direttamente contratti con Findomestic per le rate. Spettatori come polli da spennare. Finirà mai questa odiosa sempiterna dinamica verso gli odiati forestieri?