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“Al gate di Ryanair mi sono sentita umiliata, trattata come spazzatura. Non mi hanno permesso di portare a bordo il mio violino dal valore inestimabile, antico di 200 anni”: lo sfogo della musicista Esther Abrami

Il violino è un Vuillaume del XIX secolo di valore inestimabile. Abrami stava andando in Germania per registrare il suo album: una volta al gate, le hanno detto che non avrebbe potuto imbarcare il suo strumento perché la misura di 56 cm superava di un centimetro quella consentita. Contattata dal Washington Post, la compagnia aerea ha risposto che "i violinisti devono rispettare le regole di tutti"

“La questione del bagaglio”, così potremmo chiamarla, con Ryanair e le altre compagnie low cost, l’hanno sperimentata in tanti. La borsa da portare a bordo misura più di 55 cm? O la spedisci o va in stiva. È capitato anche alla violinista franco-britannica Esther Abrami, 340 mila follower su Instagram, che voleva portare con sé un violino “antico di 200 anni” che per lei “è come un Picasso”. La storia l’ha raccontata lei sui social ed ha poi chiarito alcuni punti al Washington Post.

Intanto, il violino è un Vuillaume del XIX secolo di valore inestimabile. Abrami stava andando in Germania per registrare il suo album: una volta al gate, le hanno detto che non avrebbe potuto imbarcare il suo strumento perché la misura di 56 cm superava di un centimetro quella consentita. Soluzione? La stiva. “È la prima volta che subisco pubblicamente tale umiliazione. Ho spiegato il prezzo e la fragilità del violino. Li ho supplicati, spiegando che stavo registrando quello stesso giorno per il mio album, dicendo che avevo volato un numero incredibile di volte con questa compagnia e non avevo mai vissuto una cosa del genere”.

Abrami ha preferito prenotare un altro volo perché la preoccupazione di ritrovare il violino danneggiato era troppo forte. “Non tutti i musicisti hanno questa possibilità”, ha detto, riferendosi al fatto di aver dovuto comprare un biglietto last minute pagandolo non poco. “Mi sono sentita trattata come spazzatura”, si è sfogata la violinista che poi su Instagram ha rincarato la dose: “In un settore in cui ogni opportunità conta, un incidente del genere può avere un effetto a catena, incidendo sulla reputazione e sulle prospettive future. Ciò è semplicemente inaccettabile”. E Ryanair? Contattata dal Washington Post la compagnia aerea ha risposto che “i violinisti che viaggiano con Ryanair devono rispettare le stesse regole di tutti gli altri: se va bene, può essere imbarcato, altrimenti va in stiva”.