Maria Rosaria Boccia non potrà più entrare alla Camera. Lo ha stabilito, come previsto, il Comitato per la sicurezza di Montecitorio dopo il caso dei video realizzati in giro per il palazzo con gli occhiali-telecamera e pubblicati sui social dall’influencer ex amante di Gennaro Sangiuliano. La decisione, comunica l’organo presieduto dal deputato M5s Sergio Costa, è stata presa “alla luce della violazione della regola che vieta l’effettuazione e la diffusione di foto e video senza autorizzazione”, che nel caso in oggetto – viene specificato – “ha riguardato siti particolarmente sensibili, tra cui la Galleria dei Presidenti e il Transatlantico”. Il divieto non avrà una scadenza temporale ma varrà fino a nuova deliberazione.

Intanto la 41enne di Pompei è tornata a lanciare i suoi “pizzini” su Instagram: “La potenza è nulla senza controllo”, ha scritto in una story, con la foto di un mega yacht e la colonna sonora di Io vagabondo. La frase sembra rivolta a Giorgia Meloni, descritta dai retroscena come irritata per la sua intervista in programma martedì sera a È sempre Cartabianca, il programma di Bianca Berlinguer su Rete 4. “Un atto ostile” da parte di Mediaset, lo definisce l’entourage della premier, che teme nuove rivelazioni scottanti sull’ex ministro della Cultura, costretto a dimettersi per aver tentato di nominarla consulente, facendola partecipare all’organizzazione del G7 a Pompei e portandola in giro per l’Italia in varie trasferte (motivo per cui è indagato dalla Procura di Roma per peculato e rivelazione di segreto). L’avvocato di Sangiuliano, Silverio Sica, ostenta sicurezza: “Ho visionato le chat e sono sereno. Non ho alcun timore di quello che può dire questa signora”, dice a L’Aria che tira su La7. E se la prende con i media “colpevoli” di aver dato troppo spazio a Boccia, nei cui confronti ha annunciato una denuncia per estorsione: “I giornalisti dovrebbero fare il loro lavoro, si verifica chi è l’accusatore e poi si passa all’accusato. Una certa stampa ha alterato le regole della professione”, attacca.

In mattinata Sangiuliano è stato nella sede Rai di viale Mazzini a Roma per incontrare i vertici aziendali in vista del suo annunciato rientro nella tv pubblica (che probabilmente però non sarà immediato). All’uscita, interpellato da LaPresse, non ha voluto fare dichiarazioni: “Vi chiedo di rispettare la mia privacy“, ha detto. Verso l’ora di pranzo Boccia lo ha attaccato con un nuovo post in cui ha lanciato la propria intervista a Rete 4: “È mio diritto tutelare la verità della mia dignità e onorabilità, macchiate dalle offese del ministro della Cultura. Nonostante ciò, non ho ancora ricevuto scuse ufficiali; anzi, sono stata più volte minacciata di denuncia. Intendo provare che il ruolo di consigliera del ministro, che ho svolto, mi è stato tolto ingiustamente, stracciando il decreto ministeriale di nomina per capriccio di donna (il riferimento è alla moglie di Sangiuliano, ndr). Se il capriccio comanda l’azione di governo, allora siamo già al passaggio verso una nuova forma di governo: la dittatura“, spara.

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