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Dopo aver visto la finale degli Us Open Sinner-Fritz, Adriano Panatta lancia la petizione per abolire un colpo: “È inguardabile”

“Una cosa inguardabile“. C’è sempre la spietatezza della sincerità nelle parole di Adriano Panatta. Non poteva mancare, insieme all’amico Paolo Bertolucci, il commento della finale degli Us Open vinta da Jannik Sinner contro Taylor Fritz. E l’aggettivo non è riferito né a Sinner né al suo trionfo, ovviamente. Durante l’ultimo episodio del podcast La Telefonata, Panatta ha infatti preso di mira un determinato colpo che è stato giocato più volte sia dal numero 1 al mondo sia da Fritz durante la finale sull’Arthur Ashe, spesso con esiti fallimentari. Si tratta dello schiaffo al volo: ovvero il colpo che si gioca in avvicinamento a rete colpendo la pallina senza farla rimbalzare, ma compiendo il medesimo movimento di un normale dritto o di un normale rovescio.

Al giorno d’oggi, molti giocatori preferiscono colpire così piuttosto che fare una volee, quasi sempre per dare più forza al colpo. Per Panatta, maestro del gioco a rete, si tratta però di un abominio tecnico e stilistico: “Voglio firmare una petizione per abolire la volèe a schiaffo, o schiaffo al volo. Una cosa inguardabile”, ha detto parlando con Bertolucci e invitandolo a diventare il primo firmatario della sua proposta. Lo schiaffo al volo prima era tipico del tennis femminile, ora è diventato molto usato anche nel circuito maschile. Sia Sinner che Fritz, anche in momenti decisivi della finale di Flushing Meadows, sono però stati traditi da questo colpo.

Del resto questo è l’unico appunto che Panatta muove a Sinner. Per il resto sono solo complimenti: “Fritz è un ottimo giocatore ma è di seconda fascia, ma ndo va. Nessuno può resistere a Jannik, forse solo Alcaraz. La finale sembrava una scena comica con Fritz che provava a tirare forte da dietro senza sapere forse che Sinner è campione del mondo in quella cosa lì”. Mentre il podcast si era aperto con una frecciatina sempre di Panatta a Nicola Pietrangeli: “Io sono la persona meno invidiosa nel mondo, forse mi confondi con qualcun altro”, ha detto rispondendo a una battuta di Bertolucci. È chiaro il riferimento al rivale, che anche dopo il successo agli Us Open di Sinner ha ricordato il suo record di partite vinte in Coppa Davis.