“Da adesso in poi - ha chiarito durante un incontro con i giornalisti della stampa estera di Londra - il ruolo di Kate sarà quello di essere una preziosa consigliera di William nel processo che sta ridisegnando la monarchia”
L’immagine di Kate Middleton alla guida di una Range Rover nel mezzo della campagne è la metafora più forte del video pubblicato lunedì per comunicare al mondo che la chemioterapia è finita e adesso lei si può considerare “cancer free”. In questo passaggio ci sono passato e futuro e c’è ciò di cui è convinto il giornalista Robert Jobson, autore del libro uscito lo scorso agosto, “Catherine, la Principessa del Galles”.
“Da adesso in poi – ha chiarito durante un incontro con i giornalisti della FPA, la stampa estera di Londra – il ruolo di Kate sarà quello di essere una preziosa consigliera di William nel processo che sta ridisegnando la monarchia”. Non una consorte silenziosa e discreta, impegnata a non fare ombra sul sovrano, come si è sempre chiesto ai coniugi di re e regine, ma una compagna al fianco del futuro re che ha già dimostrato di meritare questo ruolo. Kate guida l’automobile che guidava Elisabetta II, la sovrana più longeva e più amata della storia inglese, ma lo fa con un piglio diverso, più moderno. Non ha il foulard in testa ma indossa un abito bianco e blu dallo stile molto romantico e usa le leva del cambio con fermezza e decisione mentre guarda dritta davanti, verso l’orizzonte che l’aspetta.
Quello della sua vita, della sua famiglia e del futuro della monarchia.
Se re Carlo III ha sempre avuto un debole per lei e l’ha sempre mostrato apertamente, probabilmente sarà perché per primo ha capito che lei è la figura giusta da affiancare a suo figlio per garantire che la “modernizzazione della monarchia” avvenga con un passaggio inevitabile ma indolore. A onor del vero, in passato, la corona aveva già provato a fare mostra del suo privato quando, nel 1969, Elisabetta II autorizzò la realizzazione di un documentario che ritraesse i momenti della quotidianità dei reali, a colazione o davanti al barbecue in Scozia, ma, come ha fatto notare il fotografo reale Arthur Edwards al Sun, “lì c’era una recita, qui c’è solo puro amore”.
Certo, veicolato con un linguaggio molto holliwoodiano che ha ammiccato allo stile dei social e alle vecchie pellicole che i Windsor giravano spesso in famiglia. Ma questo, in fondo, rappresenta la volontà di non voler strappare con il passato, una evocazione ed un omaggio per incorniciare un soggetto nuovo e contemporaneo dove i futuri sovrani si toccano, lui le dà un bacio sulla guancia, lei abbraccia i suoi bambini senza esitazioni, senza la censura dell’etichetta messa in scena negli appuntamenti pubblici.
Johnson è anche convito del fatto che questo video non sarà un precedente per aprire ad un nuovo stile nella comunicazione della monarchia, ma si tratterebbe di un unicum realizzato per questa particolare circostanza, un modo per dare la parola direttamente a Kate senza passare dai comunicati stampa dei pr di Kensington Palace. Questa scelta, però, ancora una volta dimostra che lei ha voluto prendere la guida della sua narrazione, finalmente senza pasticci e senza photoshop, ma sotto la guida di mani esperte. “Da adesso in poi, “almeno fino a fine anno – rivela Johnson – gli impegni ufficiali della principessa del Galles saranno sempre molto controllati e protetti e soprattutto pochissimi”. Due da qui a dicembre, secondo il giornalista inglese che confermerebbe quanto già trapelato dalle pagine del Times che avrebbe ipotizzato la sua presenza al monumento del Cenotaph per commemorare i caduti della prima guerra mondiale nel Remembrance day, l’11 novembre prossimo e il concerto di Natale, al quale non si è mai sottratta. Ma se il futuro degli eredi al trono, dopo la pubblicazione di quel video, ha riempito di speranza la corona, che crede con più forza alla sua sopravvivenza, non esisterebbero margini per rivedere una foto della famiglia reale al completo.
Ne è certo Johnson che, senza esitazioni, ci spiega che “una riconciliazione tra William ed Harry non sarà possibile” perchè manca sempre l’ingrediente fondamentale per fare pace e mettersi il passato alle spalle, ovvero “la fiducia”. Cambieranno, dunque i protagonisti, i soggetti, ma la corona pare destinata a restare.