Di LAV

Siamo ormai a più di 50.000 maiali uccisi negli allevamenti in modo cruento quest’anno (100.000 in due anni) per ‘contrastare’ la diffusione della peste suina africana, animali trattati come prodotti, senza nessun rispetto. “I numeri dimostrano che non è fatto quanto dovuto per arginare la peste suina, i controlli necessari, la peste entra negli allevamenti non perché i cinghiali entrano di notte ma perché ci son delle falle nella biosicurezza, nei controlli, nel rispetto della normativa contro la malattia”, spiega Lorenza Bianchi, responsabile LAV Area Transizione alimentare.

C’è un precedente pauroso l’anno scorso, che ha colpito un rifugio, un luogo che ospitava maiali salvati e non destinati alla produzione alimentare, non più nel ciclo produttivo. L’uccisione dei maiali del Rifugio Cuori Liberi di Zinasco, avvenuta il 20 settembre 2023, è stato un gravissimo precedente per tutti i luoghi che ospitano animali salvati da situazioni di sfruttamento o maltrattamento. “Se già agli animali del ciclo produttivo dovrebbero essere garantite le tutele di legge, a maggior ragione bisogna tutelare questi esemplari che sono fuori dal ciclo, che rientrano in un altro tipo di status, gli animali da affezione”, spiega sempre Bianchi.

Con un atto di forza e violenza incomprensibile, sia verso gli animali che verso gli attivisti e attiviste che facevano un presidio pacifico e che stavano resistendo contro l’ordinanza di abbattimento non proporzionata, è stata scritta una pagina nera di storia sulla tutela dei diritti degli animali.

Con i nostri legali abbiamo lottato duramente per i maiali di Cuori Liberi: abbiamo fatto ricorso immediato al Tar per chiedere la sospensione delle uccisioni in attesa dell’udienza del 5 ottobre, ma non accolta, per cui subito dopo abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato per provare a bloccare l’ordinanza. Anche il quel caso non accolta, anche se era stato richiamato esplicitamente il principio di leale collaborazione. Eppure, l’ordinanza dell’ATS è stata eseguita prima dell’udienza del Tar fissata al 5 ottobre, arrivata quando ormai gli animali erano stati uccisi. Il procedimento amministrativo è continuato con due udienze, a ottobre 2023, dopo il massacro, e poi a gennaio 2024, ma l’udienza di merito a cui parteciperemo con i nostri avvocati sarà il 6 dicembre davanti al Tar di Milano.

Con i nostri attivisti eravamo a Sairano, e poi alle manifestazioni di Milano e Roma, che hanno visto la partecipazione di 10.000 e 7.000 persone, ci sono stati diversi coinvolgimenti delle istituzioni, con la conferenza stampa in Senato e con l’idea di lavoro a una proposta di legge che riconosca i santuari e li metta fuori da queste misure emergenziali e sanitarie. Il lavoro continua.

I suini ospitati nel rifugio Cuori Liberi erano stati salvati e portati molto spesso dalle stesse autorità – il rifugio, come tutti i santuari di animali liberi, che spesso vanno avanti grazie ai volontari, ha anche un ruolo di presidio giudiziario e di legalità sul territorio, sono animali che nessuno accoglierebbe e vorrebbe e che provengono da situazioni di violenza e sfruttamento – ed erano accuditi e protetti come animali da affezione.

La loro storia indelebile e il racconto della lotta per salvarli è diventata un film di Alessio Schiazza, con Roberto Manelli e Sara D’Angelo. “Per raccontare di quegli animali uccisi, di quella vicenda, ma anche simbolicamente del ruolo che questi santuari hanno, per non dimenticare quello che è successo chiedere giustizia”, afferma Bianchi.

Il film vede la partecipazione straordinaria di Gianluca Felicetti, Giulia Innocenzi e Eleonora Evi. Noi di LAV lo abbiamo coprodotto, a LNDC e We All Animals e in collaborazione con altre associazioni. Dal 20 settembre sarà nei cinema in tante località d’Italia: la prima visione si terrà a Milano al cinema Beltrade.

Continuiamo a lottare per tutti i maiali ospitati, i rifugi e santuari che rischiano di essere uccisi per non danneggiare una catena produttiva basata sullo sfruttamento e la morte di animali.

I santuari e i rifugi sono luoghi di riscatto e speranza, che ospitano animali sequestrati perché vittime di maltrattamenti. La legge deve prevedere protocolli sanitari speciali per questi luoghi, che non sono allevamenti. Non ci fermeremo.

Dove vedere Cuori Liberi – Fino all’ultimo respiro

20 settembre – 2 proiezioni in anteprima a Milano – Cinema Beltrade

29 settembre – Roma – Cinema Barberini

21 settembre – San Martino Siccomario – Movie Planet Pavia

23 settembre – Cremona – Anteo SpazioCinema

24 settembre – Modena – Victoria Cinema

25 settembre – Bologna – Nuovo Cinema Nosadella

26 settembre – Firenze – Spazio Alfieri

27 settembre – Perugia – Cinema Méliès

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