Televisione

“Respira” è l’erede del cult “E.R. – Medici in Prima Linea”, ma con una spruzzata di “Beautiful” e attivismo politico dalla sanità alla crisi climatica

Il papà di "Elite" ha creato un nuovo medical drama di qualità che offre spunti interessanti anche sul versante della salute mentale e delle fragilità umane di chi lavora negli ospedali

I diritti per i lavoratori, la crisi sanitaria, l’emergenza della crisi climatica, l’attenzione alla salute mentale, il tema del suicidio, lo stupro, i giochi di potere politici e soprattutto la fragilità dell’essere umano dinanzi alla malattia, che ci rende tutti i uguali senza alcun distinzione di ceto. Questi sono gli ingredienti dell’ottimo “Respira” (“Brathless”), disponibile su Netflix dal 30 agosto e in top 3 nello streaming in Italia, nata dalla mente del papà di un’altra serie tv “Elite”, Carlos Montero. Una celebrità nell’ambito delle produzioni seriali in Spagna.

“Respira” è un medical drama di ottima fattura che si ispira certamente alla serie tv cult “E.R. – Medici in prima linea”, ma non solo. Se dal celebre corrispettivo americano ha preso il dinamismo dei casi clinici che arrivano al Pronto Soccorso e che poi finiscono dritti in sala operatoria, da “Beautiful” attinge alla parte “rosa”, agli intrecci sessuali e amorosi non solo tra dipendenti, ma anche tra i figli dei primari e gli infermieri. Insomma un colpo di scena tira via l’altro, fino a quando sembra stia per nascere addirittura una passione soffocata sul nascere tra medico e paziente. Qui non si fanno altri spoiler, ma vi basti sapere che siamo già ad un gradino sopra (o sotto dipende dai punto di vista) di “Grey’s Anatomy”.

Il cast davvero valido mette assieme la nuova generazione e quella storia di attori spagnoli. Si va da Manu Rios che interpreta il giovane specializzando rampante Biel, nel suo primo ruolo drammatico, alla bravissima Najwa Nimri che interpreta il capo del partito di Destra e la presidentessa Patricia Segura.

“È stata un’esperienza molto diversa per me come attore. – ha detto Manu Rios a Gq Mexico – Entrare nella mentalità di uno specializzando e stare in un ospedale è stata davvero dura. Grazie a ‘Respira’ penso che le persone possano comprendere ancora di più l’importanza dei dottori e a quanto duramente lavorano ogni giorno. Ho trascorso del tempo con i veri dottori perché i nostri personaggi devono fare anche degli interventi chirurgici. È così complicato, così volevamo assicurarci di farlo nel modo più realistico possibile. Ovviamente c’erano degli esperti che ci aiutavano e ho imparato molto anche da loro. È stata una esperienza molto dura e mentalmente estenuante”.

La serie si conclude all’ottava puntata finale con un finale apertissimo e diversi colpi di scena. Visto il riscontro ottenuto sembra sia già sicura la seconda stagione che dovrebbe arrivare o a Natale 2025 o per l’inizio del 2026.