Quanto pesa Italia Viva? Secondo l’ultimo sondaggio di Swg nel suo periodico Radar non più del 2,6 per cento. La domanda diventa incredibilmente centrale in queste settimane in cui il mini-partito di Matteo Renzi ha bussato per rientrare nel centrosinistra dopo averne fatto cadere governi e averlo tenuto come bersaglio in questi ultimi anni. Ma di “praterie al centro” preconizzate dall’ex premier al momento della vittoria delle primarie di Elly Schlein nemmeno l’ombra e così ora i renziani vorrebbero rientrare nel campo più o meno largo. Il dibattito sembra vagamente salutare per Iv, che nell’ultima settimana è dato in tendenza positiva. Al netto del fatto che le coalizioni poi riducono il consenso di questo o quel partito (cioè 2 più 2 quando si sommano i voti non sempre fa 4), resta poi il dubbio su quanto la presenza di Renzi nell’alleanza possa avere un effetto respingente sull’elettorato delle altre forze politiche.

Gli altri partiti sono più o meno stabili. Non perde colpi Fratelli d’Italia che Swg stima sopra la soglia del 30 per cento. Il Pd segue al 22,5, mentre il M5s è all’11,5. Sotto la doppia cifra Forza Italia e Lega quasi appaiati poco sopra l’8. Resta sui valori delle Europee l’Alleanza Verdi-Sinistra, al di sopra del 7 per cento. Davanti a Italia Viva, poco sopra al 3, c’è Azione (che al momento dice di non voler coalizzarsi con il centrosinistra).

Nel suo Radar Swg si è concentrato anche sulla questione dello Ius scholae, che è stato tema di discussione durante l’estate anche su input di Forza Italia. E in effetti la spaccatura del centrodestra viene fotografata anche nei sondaggi. Una maggioranza abbondante è favorevole all’introduzione di un criterio scolastico per l’acquisizione della cittadinanza. Su questo si spacca anche l’elettorato di Fratelli d’Italia perché il 46 per cento sarebbe a favore dello ius scholae. La base più contraria resta quella della Lega: solo il 16 per cento dice sì allo ius scholae.

LE TABELLE

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti