Cronaca

Vele di Scampia, il sindaco di Napoli ordina lo sgombero di una cinquantina di alloggi per motivi di sicurezza

Sgomberare alcuni appartementi delle Vele di Scampia. È quello che ha ordinato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che nel pomeriggio di oggi ha firmato due distinte ordinanze nelle quali sono indicati gli alloggi da liberare all’interno della Vela Gialla e in quella Rossa. Gli alloggi da liberare ad horas sarebbero circa una cinquantina. La […]

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Sgomberare alcuni appartementi delle Vele di Scampia. È quello che ha ordinato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che nel pomeriggio di oggi ha firmato due distinte ordinanze nelle quali sono indicati gli alloggi da liberare all’interno della Vela Gialla e in quella Rossa. Gli alloggi da liberare ad horas sarebbero circa una cinquantina.

La decisione è stata assunta per motivi di sicurezza, “a causa dei rischi che minacciano la pubblica e privata incolumità”. Queste due Vele, come quella Celeste, interessata dal crollo delle passarelle avvenuto a luglio scorso, sono di proprietà del Comune di Napoli. La Vela Celeste è già stata completamente liberata. Negli anni passati si è proceduto all’abbattimento di altre Vele e al loro posto sono stati realizzati edifici più moderni.

Tre le vittime di quel crollo: Patrizia Della Ragione, 53 anni, madre di Roberto Abbruzzo, il primo deceduto, e zia di Margherita Della Ragione, 35 anni, anche lei morta a causa del cedimento. Il crollo era avvenuto al terzo piano e aveva coinvolto nella caduta anche i ballatoi del secondo e del primo piano. I vigili del fuoco, dopo aver scavato tra le macerie, avevano completato l’evacuazione dei piani alti e verificato la stabilità nella parte coinvolta dell’edificio.

Nei giorni scorsi dello sgombero aveva già parlato il prefetto di Napoli, Michele di Bari: “Dal Comune è arrivata una proposta di collaborazione con le forze di polizia perché il programma prevede che anche le altre due Vele possano essere attenzionate. C’è un progetto che il Comune ha già appaltato, e la cui fase di appalto è alle battute finali, e questo significherà creare le condizioni di un progressivo sgombero delle altre due Vele, perché queste persone possano poi avere un alloggio dignitoso”.

Per le persone che lasceranno la propria abitazione “vi è una soluzione di carattere economico – aveva spiegato il prefetto – dobbiamo usare lo stesso metodo che abbiamo usato con la Vela Celeste che, al di là di qualche singola situazione di qualche famiglia che anche noi come Prefettura abbiamo seguito attentamente, è un metodo che è stato premiato anche dal fatto che quasi tutte le persone si sono sistemate. I tempi saranno veloci, compatibilmente con le difficoltà che si incontreranno. Il Comune sta avendo un confronto con i nuclei familiari coinvolti e lo avremo anche noi, ci sarà un tavolo con i rappresentanti di questi nuclei familiari perché credo che vada individuata una situazione simile alla Vela già sgomberata. Parliamo di oltre mille persone. Il Comune ha fatto un censimento in passato e ci si atterrà al censimento, che prevede nella maggior parte dei casi che queste persone possano riavere un alloggio, salvo la verifica dei requisiti soggettivi. Ma sono tutte questioni che noi affronteremo con il Comune che sta facendo un’opera di grande attenzione verso queste persone, anche con una serie di misure di accompagnamento”.