Una storia di abusi coperti di cui non si era parlato al di fuori dei confini tedeschi e che ora diventa molto più nota perché il Vaticano ha comunicato che il vescovo ausiliare di Hildesheim, monsignor Heinz-Günter Bongartz, si è dimesso e Papa Francesco ha accettato la sua rinuncia. Ufficialmente il prelato va in pensione a 69 anni e non ai canonici 75, come richiesto per la rinuncia al servizio pastorale per “motivi di salute”, ma sullo sfondo una storia di abusi sessuali nella diocesi e di coperture offerte al sacerdote accusato.

Monsignor Bongartz, che negli anni ha ricoperto molti incarichi nella diocesi, tra i quali dal 2007 al 2010 quello di rappresentante episcopale per le questioni sugli abusi sessuali sui minori da parte del clero, è accusato in particolare di avere coperto un prete che aveva abusato di minori, morto poi nel 2019. Sul caso era intervenuto anche il vescovo della stessa diocesi, mons. Heiner Wilmer, che aveva chiesto al sacerdote accusatore, Matthias Eggers parroco di Wolfenbuttel, di stemperare le tensioni. La situazione sembrava essersi ricomposta. Ma non era proprio così, tanto che la parrocchia di Wolfenbuttel, secondo quanto riferisce la stampa locale, non aveva voluto accogliere Bongartz quando era stato inviato lì per impartire le cresime.
Un caso che è finito dunque anche sul tavolo di Papa Francesco che oggi ha preso la decisione di accettare le sue dimissioni.

Il vescovo Wilmer ribadisce però la sua totale fiducia: “Ha svolto un ruolo chiave nell’affrontare e prevenire gli abusi sessuali nella diocesi di Hildesheim. Per questo merita il mio espresso rispetto e riconoscimento” sottolinea. Il sito della diocesi pubblica anche il saluto dello stesso Bongartz: “Posso guardare indietro a più di quattro decenni di servizio attivo nella diocesi di Hildesheim, che sono stati segnati da molte sfide, ma in cui ci sono stati anche molti momenti belli e felici negli incontri con le persone. Sono grato a tutti coloro che mi hanno accompagnato e sostenuto nel mio percorso. Ringrazio il Santo Padre per aver accolto la mia richiesta di dimissioni. Questo è un enorme sollievo per la mia salute”, afferma.

Negli ultimi anni il vescovo ausiliare Bongartz è stato criticato da gruppi di fedeli per la sua gestione dei casi di abusi. Le persone colpite nella diocesi avevano già chiesto le sue dimissioni nel 2022 con riferimento ai rapporti pubblicati nel 2017 e nel 2021, che “confermavano che aveva commesso errori di valutazione nella gestione dei casi di abuso“, scrive Vatican News. Bongartz si era per questo scusato e nel 2022 aveva offerto le sue dimissioni che erano state respinte dall’allora amministratore ad interim della diocesi, mons. Nikolaus Schwerdtfeger. Dai rapporti emerge che “in alcuni casi la procedura non era conforme alle linee guida o che le persone interessate non si sentivano trattate adeguatamente durante i colloqui”, ricorda ancora il portale vaticano aggiungendo però che l’allora vicario generale Martin Wilk, in una lettera di risposta all’iniziativa delle persone colpite, aveva sottolineato che Bongartz aveva comunque avviato “un cambio di paradigma nella diocesi di Hildesheim nonostante notevoli resistenze”.

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