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Bersani a La7: “Io ero un dirigente del Pd, ora sono un elettore. Può farlo anche Renzi, basta che Schlein non gli faccia dirigere il traffico”

Non faccio veti a nessuno, ma non accetto che la macchina del campo largo parta da un tavolino dove si parli di Renzi o di Calenda. Solo chi oggi sta facendo opposizione seria e coerente ha la responsabilità di avviare l’alternativa. E chi arriva, lo deve fare su basi solide e chiare, per cui se uno era dirigente, diventerà elettore. Io ero un segretario, sarò un elettore. Può farlo anche Renzi, che voterà quel che vuole, come faccio io. Basta che la Schlein non lo metta in condizione di dirigere anche un pezzo di traffico. Non credo che succederà“. Sono le parole di Pier Luigi Bersani, ospite di Otto e mezzo (La7), a proposito dell’avvicinamento del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, al Pd e a tutto il centrosinistra.
“È curioso – ironizza Bersani – ogni estate spiegano a me perché Renzi non va bene. Ora uno dice che vuole entrare nel centrosinistra e gli fanno 7 interviste dopo 3 giorni“.

Poi spiega: “Noi abbiamo bisogno di stare ‘larghi’? Che cavolo vuol dire ‘stare larghi’? Significa andare a raccogliere le adesioni, prima di tutto di chi ha perso il segnale radar col centrosinistra. In secondo luogo, a proposito del tema lavoro, coinvolgendo i migliori imprenditori che abbiamo e che siano assolutamente d’accordo sul salario minimo. La mia domanda è: queste categorie si sentono rappresentati da Renzi? Ma di che cosa stiamo parlando? Noi – ribadisce – abbiamo bisogno di far partire l’alternativa da chi adesso è all’opposizione coerentemente. Quindi, raccogliamo adesioni per il paese, costruiamo un programma e naturalmente poi arriverà della gente, come quelli di Italia Viva. Ma cerchiamo di decidere chi dirige il traffico, non ce lo facciamo decidere da un chiacchiericcio politicista“.

E sulla situazione dei 5 Stelle, Bersani osserva: “Penso che dal dibattito del M5s possa venire fuori finalmente una posizione solida. Me lo auguro. Quindi, credo che ci siano le condizioni perché le tre forze di opposizione, cioè le più coerenti, possano dare lo squillo di tromba di un percorso che parte dal concetto secondo cui la riscossa non può essere solo politica, ma deve essere anche morale e civile“.