Il gruppo italiano Unicredit ha comprato una quota del 4,5% in Commerzbank, portando la sua partecipazione nella seconda banca tedesca al 9%. I titoli erano stati messi in vendita dallo Stato tedesco, che rimane in possesso di azioni pari a circa il 10% del capitale. La quota è stata venduta per 702 milioni di euro, spiega l’Agenzia finanziaria tedesca e l’offerta italiana è stata “significativamente superiore a tutte le altre”. La partecipazione in mano a Unicredit vale complessivamente 1,6 miliardi di euro, la banca ha infatti una capitalizzazione di borsa di 17,7 miliardi. Un valore aumentato di ben il 18% dopo l’annuncio dell’operazione.

Eppure, secondo quanto scrive l’agenzia Bloomberg, la mossa di Andrea Orcel ha preso alla sprovvista Berlino e sta mettendo in difficoltà il cancelliere tedesco Olaf Scholtz. Il governo tedesco, che non aveva sentore del blitz della banca italiana, si aspettava una vendita frazionata tra diversi investitori mentre Unicredit, che ha offerto un premio sui valori di Borsa in operazioni che generalmente si chiudono a sconto rispetto ai prezzi di mercato, ha sbaragliato tutti.

A questo punto, scrive il quotidiano inglese Financial Times, Commerzbank sarebbe addirittura aperta a discussioni circa una potenziale integrazione con Unicredit. Secondo quanto appreso dal quotidiano britannico, Commerzbank non sarebbe stata informata in anticipo da Unicredit dell’acquisizione della quota, di cui ha saputo questa mattina con le comunicazionI regolamentari.

Ma la banca tedesca, viene riferito, valuterà i piani di Unicredit con mente aperta, avendo presente il dovere legale del board di agire nel miglior interesse degli azionisti. Oltre ad Unicredit e allo stato tedesco, nel capitale della banca tedesca ci sono anche la Banca centrale norvegese con il 3% e i francesi di Amundi con una piccola quota dello 0,6%. Interpellata su un possibile interesse per il concorrente, l’altro colosso tedesco Deutsche Bank, si è limitata ad un “no comment”.

Gli analisti giudicano positivamente la mossa di Unicredit ma i sindacati della banca alzano le barricate. Il sindacato Ver.di chiede al governo tedesco di impedire l’acquisto di Commerzbank da parte di Unicredit. “Il ministro federale delle Finanze, Christian Lindner, deve prendere un impegno chiaro con la Germania come sede di business e opporsi all’imminente acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit” afferma Frank Werneke, presidente del secondo maggior sindacato tedesco dopo Ig Metall. Stefan Wittmann ,rappresentante dei lavoratori che siede nel consiglio di amministrazione di Commerzbank è ancora più duro: “Non abbiamo bisogno che gli italiani entrino e facciano fallire le banche tedesche tradizionali. Non abbiamo bisogno di un altro disastro come quello che abbiamo visto alla Hypovereinsbank (banca tedesca con cui Unicredit si è fusa nel 2005, ndr)”.

Va detto che Commerzbank il rischio di fallimento se l’era costruito tutto da sola. Fu uno degli istituti più colpiti della crisi del 2008 e fu salvata dal crac solo grazie all’intervento pubblico. Per anni i bilanci sono stati claudicanti e solo da poco la banca ha ritrovato una certa stabilità.

Dal canto suo Unicredit fa sapere che ora “esplorerà insieme a Commerzbank possibili opportunità di creazione di valore per gli stakeholder di entrambe le banche” e che “l’acquisizione della partecipazione in Commerzbank è coerente con la strategia di UniCredit e i parametri entro i quali effettua qualsivoglia investimento”. UniCredit presenterà alle autorità competenti, se e quando necessario, le istanze autorizzative per poter eventualmente superare la soglia di partecipazione del 9.9% in Commerzbank, si legge in una nota in cui si precisa anche che

“Qualsivoglia decisione in merito alla partecipazione dipenderà anche dalla coerenza di tale investimento con gli stringenti parametri finanziari di UniCredit, così come sono stati chiaramente e costantemente comunicati al mercato”, evidenzia ancora l’istituto. “Il management di UniCredit rimane concentrato nel proseguire l’esecuzione di UniCredit Unlocked, e nel perseguire una crescita redditizia sostenibile e distribuzioni per tutti gli azionisti. Infatti, questo è dove UniCredit continua a ritenere di poter estrarre il maggior valore per i propri azionisti“. Infine UniCredit esprime il proprio supporto agli attuali consigli di gestione e di sorveglianza di Commerzbank e ai progressi che questi ultimi hanno compiuto nel migliorare le performance della banca.

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