Media & Regime

La verità di Boccia sul forfait dell’intervista da Bianca Berlinguer: “Non volevo politica o gossip”. I retroscena e il veto sui 3 argomenti

“Ho subito percepito chiaramente che non c’era l’intenzione di ascoltare la verità, ma piuttosto di trasformare tutto in un dibattito politico e in gossip“. Maria Rosaria Boccia giustifica così la sua rinuncia alla partecipazione a È sempre Cartabianca su Rete 4. Racconta, come ormai di consueto tramite Instagram, il confronto con Bianca Berlinguer avvenuto nei camerini della trasmissione a pochi minuti dall’inizio della diretta e anche a puntata in corso. Due ore, scrive Boccia, “in cui sono stata trattenuta nel camerino dalla insistente e reiterata volontà di farmi partecipare alla trasmissione e quindi contro la mia volontà di andare via“. L’imprenditrice di Pompei – al centro dello scandalo che ha portato alle dimissioni di Gennaro Sangiuliano da ministro della Cultura – racconta la sua verità mentre, in contemporanea, trapelano retroscena che parlano di un forfait arrivato dopo che la stessa Boccia ha posto il veto su tre argomenti. Domande tabù che l’avrebbero spinta a non partecipare alla puntata, nonostante fosse arrivata ore prima negli studi televisivi di Mediaset al Palatino. “Fin dal primo momento mi sono convinta che l’unico punto di contrasto fosse la mia indisponibilità a fornirle in anticipo e per iscritto le domande che le avrei posto“, ha replicato Bianca Berlinguer, facendo presente anche che l’imprenditrice 41enne ha elencato una serie di ipotesi in merito alla sua mancata nomina, compreso un “intervento di Arianna Meloni” o della moglie di Sangiuliano.

La storia su Instagram – Boccia, nella sua storia su Instagram, conferma di avere accettato la divisione in due blocchi del suo intervento e anzi di essere stata lei stessa a chiedere la presenza, in una seconda fase, del confronto con altri giornalisti (erano presenti Alessandro Sallusti, Andrea Scanzi, Concita De Gregorio e Annalisa Chirico): “Non abbiamo mai discusso del secondo blocco e del tipo di domande che avrebbero fatto”, scrive Boccia. “Il primo blocco – continua la ‘non consulente’ di Sangiuliano – era dedicato, ripeto, unicamente a definire i contorni chiari della vicenda. Avevo chiesto la formula dei due blocchi perché sarei entrata nel secondo solo con una base di verità solida, che avrebbe permesso di cercare la verità autentica, evitando gossip e qualsiasi possibile strumentalizzazione politica”, conclude.

I retroscena – Ma a cosa fa riferimento quando parla di gossip e strumentalizzazione politica? Secondo quanto riportato da Dagospia – il giornale diretto da Roberto D’Agostino che per primo ha scritto del caso Boccia-Sangiuliano – alla base vi sarebbero tre argomenti ai quali la 41enne di Pompei avrebbe posto il veto. Le interlocuzioni avvenute anche a diretta in corso, non hanno portato a una soluzione, per questo l’intervista sarebbe saltata e Boccia ha lasciato gli studi di Mediaset. Secondo quanto riporta La Stampa, “Sallusti ha raccontato che le avrebbe voluto chiedere in diretta se era vero che aveva detto al ministro di essere incinta”. Un argomento ritenuto “off limits” così come altri due. Come scrive Dagospia, Boccia non voleva nessuna domanda su quanto rivelato da Selvaggia Lucarelli nei giorni scorsi in merito ai suoi post sui social: mostrava eventi di moda pubblicando però foto scaricate da Pinterest o altri account Instagram.

Le ombre sui titoli di studio – Oltre alla sua presunta attività di influencer, altro argomento tabù sarebbe stato anche quello riguardante i suoi titoli di studio. L’ex marito, intervistato da Del Debbio, aveva sollevato dubbi sulle lauree di Boccia e La Verità ha puntato i riflettori sulla laurea in economia aziendale conseguita nel 2005 presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, una delle due che la stessa 41enne elenca nel suo profilo Linkedin. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano di Belpietro, il 2005 sarebbe invece “l’anno in cui la mancata consulente di Sangiuliano si era iscritta all’ateneo napoletano, (dopo aver frequentato per 2 anni l’Università Federico II di Napoli, rinunciando però agli studi) senza però mai completare il percorso iniziato“. Alla Parthenope avrebbe sostenuto 17 esami, ma la laurea sarebbe arrivata solo nel 2023 ma in Economia e management presso L’Università telematica Pegaso. E questa sarebbe quindi l’unica. Da un lato, pertanto, c’è la sua versione dei motivi che l’hanno portata a rinunciare alla trasmissione, dall’altro i retroscena sul forfait.