Il dibattito? “Truccato”. Motivo per cui, pur avendolo vinto, almeno così sostiene lui, non ne farebbe un altro. Anzi di più: “Andrebbe tolta la licenza ad Abc”, cioè la tv che lo ha ospitato. Il giorno dopo il primo confronto televisivo con Kamala Harris in vista del voto di novembre, Donald Trump sbrocca e si rifugia nel salotto comodo di Fox News per raccontare la sua verità sull’andamento del faccia a faccia. Con una certa insofferenza nei confronti di tutto ciò che è accaduto, dentro e fuori lo studio.
“Siccome ho vinto il dibattito, non so se voglio farne un altro”, ha detto rispondendo a Harris che gli ha proposto un nuovo duello tv per ottobre. Se mai dovesse esserci questa possibilità, ha sostenuto Trump, “non vorrebbe” Martha MacCallum e Bret Baier come moderatori perché non “sono stati bravi”, a suo avviso: “Eravamo tre contro uno”. Quindi ha accusato la tv di aver allestito un “dibattito totalmente truccato” tanto che all’emittente Abc, che lo ha ospitato, “andrebbe tolta la licenza”.
Il tycoon, candidato repubblicano alla Casa Bianca, ha sostenuto: “Continuavano a correggermi. Molte cose che ho detto sono state smentite”. Mentre Harris – è stata la sua lamentela – “poteva dire tutto quello che voleva”. Trump ha quindi accusato l’Abc di essere la “rete di notizie più disonesta” affermando che il dibattito era contro di lui: “Penso che abbiano perso molta credibilità”, ha proseguito.
Nonostante le accuse e il trattamento che reclama di aver subito, l’ex presidente degli Stati Uniti ha rivendicato di aver vinto “di gran lunga”, anche se tutti i sondaggi sono concordi nel ritenere Harris la vera vincitrice del confronto. È stato il suo dibattito “migliore di sempre” e ha quindi accusato Harris di aver detto “vere e proprie bugie”. Gli americani, ha concluso, “dovrebbe essere molto arrabbiati per quanto male hanno gestito questo Paese” il presidente Joe Biden e la vice Harris, ora sua rivale alle elezioni.