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Gudmundsson in Islanda per affrontare il caso che lo vede accusato di molestie sessuali: come si tutela la Fiorentina

Il calciatore islandese era stato assolto in primo grado. E si sta comunque allenando per esordire già contro l'Atalanta: la situazione

Prima l’infortunio muscolare al polpaccio, poi il processo in Islanda che lo vede imputato per “cattiva condotta sessuale”. Il debutto in maglia Fiorentina di Albert Gudmundsson rimane ancora un mistero. Dopo aver recuperato dallo stop fisico, l’attaccante islandese è tornato lunedì in patria per affrontare le accuse di molestie sessuali dalle quali era stato assolto in primo grado. Denunciato in seguito a quanto accaduto in un locale di Reykjavik nell’estate 2023, il caso era stato archiviato e poi riaperto in seguito al ricorso presentato dalla donna. Raffaele Palladino, dunque, rischia di fare a meno di Gudmundsson anche per la sfida contro l’Atalanta? Forse no. L’islandese infatti si sta allenando anche in patria, con l’aiuto di un preparatore atletico e un fisioterapista al seguito spediti direttamente dalla Fiorentina.

Come si tutela la Fiorentina
Da grande colpo estivo, a punto interrogativo. Doveva essere la sorpresa dell’estate e il punto fisso della Fiorentina, ma dopo tre giornate non ha ancora messo piede in campo. I “problemi” extra calcistici stanno incidendo – e non di poco – sulla sua nuova avventura in maglia viola. Acquistato nell’ultima sessione estiva di calciomercato dal Genoa con un prestito oneroso da 8 milioni di euro (con obbligo di riscatto fissato a 17 milioni di euro e un bonus di ulteriori 3,5 milioni di euro), Gudmundsson proverà dunque a esordire nella quarta partita del campionato. Anche se, vista la situazione, è difficile pensare di vederlo in campo dal primo minuto.

In Islanda per il caso riaperto relativo alle accuse di molestie sessuali, il calciatore si è detto comunque fiducioso circa il buon esito. Nonostante questo, però, la Fiorentina si sarebbe già tutelata in caso di “brutte sorprese”: arrivato a Firenze con la formula dell’obbligo di riscatto, in caso sentenza di colpevolezza l’accordo si trasformerebbe in un semplice diritto.