L’Aula della Camera ha bocciato tutti gli emendamenti delle opposizioni sulla modifica della legge sulla cittadinanza, compreso quello di Azione che proponeva lo Ius scholae, ovvero l’acquisizione della cittadinanza per i minori figli di immigrati dopo un ciclo scolastico di 10 anni. I No sono stati 169 e i sì 126 e 3 astenuti. Anche Forza Italia ha votato contro, nonostante le aperture delle scorse settimane in dissenso con la linea del governo. Gli azzurri hanno ribadito, con un intervento di Paolo Emilio Russo, che sono al lavoro su una proposta di legge in materia. “Si tratta”, ha dichiarato, “di un tema che merita più attenzione di un emendamento infilato all’ultimo un un provvedimento che parla di sicurezza”. Il voto è stato a scrutinio palese dopo il No alla richiesta delle opposizioni di voto segreto.
Bocciati anche tutti gli emendamenti sul tema della cittadinanza presentati dall’opposizione. Tra gli altri quelli del Pd sullo ius soli temperato e sullo ius scholae a 5 anni o quello di +Europa che riproponeva il referendum sulla cittadinanza. Pd e Avs hanno votato anche tutti gli emendamenti degli altri gruppi in materia. “Sosteniamo qualsiasi emendamento che migliori anche solo di un centimetro la legge del ’92”, ha detto la dem Ouidad Bakkali.
Come previsto Forza Italia si è tirata indietro, malgrado un’estate passata a garantire di essere pronti a discutere del tema. “Questo racconta la storia della politica”, ha detto il leader di Azione Carlo Calenda. “Fi non può far finta un giorno di essere un partito liberale e un altro giorno di essere la ruota di scorta della Meloni. Votare contro la sua stessa proposta è una follia”. Per il deputato M5s Alfonso Colucci “i proclami estivi di Forza Italia sullo Ius Scholae erano solo diversivi per ingannare il tempo sotto l’ombrellone. Alla prova dei fatti il partito di Tajani si è ritirato in buon ordine sotto gli ordini di Meloni e Salvini e ha votato contro gli emendamenti che avrebbero introdotto questo strumento di civiltà”. Una linea condivisa anche dal dem Matteo Ricci che su X ha scritto: “Il sostegno di Forza Italia allo Ius Scholae era tutto un bluff”, ha detto, “dopo settimane di chiacchiere, alla prima occasione votano contro all’emendamento dell’opposizione per approvarlo. L’ennesima promessa mancata, l’ennesima occasione persa”.
Esulta il Carroccio che ha ribadito la sua opposizione. “La Lega”, ha detto il deputato Igor Iezzi, “fermerà, come ha già fatto in passato, ogni altro tentativo” di apertura sul tema. “Non a caso stiamo preparando una proposta di legge che va verso una maggiore severità nel rilascio delle cittadinanze. Vogliamo sperare che tutto il centrodestra ci segua in questa battaglia di civiltà per il nostro Paese. Tutti, nessuno escluso”. Gli azzurri, intanto, sostengono di non aver cambiato idea: “È stata Forza Italia”, ha ricordato ancora Paolo Emilio Russo, “a promuovere, questa estate, un confronto sul tema. Per questa ragione stiamo lavorando con il gruppo, con i colleghi al Senato, a un testo con il quale intendiamo riformare le norme che regolano la concessione della cittadinanza italiana. E’ un tema di democrazia e diritti, non certo di sicurezza nazionale. Una riforma complessiva che merita più considerazione di un emendamento inserito all’ultimo in un disegno di legge che, come si evince già dal nome, si occupa d’altro”.