Dall'amore per la maglia giallorossa alle perplessità sulla nuova gestione: "Ecco cosa vogliono i tifosi". Le sue dichiarazioni
“Il mondo del calcio? Un po’ mi manca, ma allo stesso tempo sto bene ugualmente perché ho altre cose da fare. È normale che se fossi coinvolto in un ruolo operativo cercherei qualcosa di impegnativo e soprattutto importante”. Dirigente della Roma per due anni – dopo il ritiro dal calcio giocato – poi l’addio, a causa di alcune divergenze con la società. Dal 2019, Francesco Totti non ha più ricevuto alcuna chiamata dal club giallorosso: “A me non ha mai chiamato nessuno. Non me l’aspettavo, però siamo tutti felici, sia io che loro. I tifosi un po’ meno, ma va bene così”. Bandiera di un calcio che non esiste più, come Alessandro Del Piero e Paolo Maldini. Tutti e tre snobbati dai “loro” club per un motivo ben preciso: “Noi l’abbiamo sempre detto, ne abbiamo parlato, il motivo è che siamo diventati ingombranti. Queste sono le risposte che ti dai. Un nome importante offusca tutto quello che c’è all’interno. Noi siamo ex giocatori, competenti nel settore e questa dovrebbe essere la cosa più importante per una società. Se non la prendono in considerazione, si vede che hanno altri obiettivi o pensieri”. Così Totti si è raccontato a Sky Sport: tra l’Italia del ct Spalletti, De Rossi e tanto altro.
Flop Europeo, Totti: “Spalletti? Penso abbia capito i suoi errori”
Con Totti non si può non parlare di Nazionale. Soprattutto dopo un Europeo al di sotto delle aspettative: “Purtroppo mi sono fatto un’idea negativa come tutti gli italiani e gli sportivi. Pensavamo che l’Italia potesse fare molto meglio però come abbiamo sentito ultimamente non arrivava in buone condizioni. Purtroppo, la Nazionale non ha fatto quello che tutti noi ci aspettavamo“. E sulla gestione e le parole del ct Luciano Spalletti: “Un discorso è allenarli quotidianamente, un altro è vederli una volta al mese per una settimana. Devi essere più pronto, più preparato. È anche diverso come allenarli e approcciarli. Spalletti penso che abbia capito i suoi errori, l’ha ammesso anche lui in una recente intervista”.
“Roma, mi emoziono quando parlo di te”. Ma sulla gestione interna…
È innegabile. Una vita in giallorosso rimane per sempre: “Quando si parla di Roma mi emoziono sempre, è una cosa istintiva. Sono contento perché l’ho messa davanti a tutto e a tutti e ogni volta che si parla di tifosi per me è qualcosa di grande e di diverso da tutto il resto”. Non mancano però le critiche all’attuale gestione interna, soprattutto alla gestione dei giocatori: “Per me è semplicissima la risposta: bisogna fare chiarezza. Se esci allo scoperto dicendo la verità alla gente diventa tutto più semplice. Se nascondi quello che c’è all’interno di Trigoria diventa più complicato per tutti, sia per chi ci lavora che per chi spera in un’annata da grande Roma. Bisogna essere obiettivi, i tifosi della Roma vogliono questo“.
Totti: “Io e De Rossi ci siamo sentiti spesso, gli ho dato consigli”
Tanti acquisti, soprattutto nelle ultime settimane di calciomercato. Nel frattempo, una pessima partenza e senza vittorie. “Diciamo che all’ultimo, dopo tutti i casini che sono successi, hanno iniziato a mischiare un po’ tutto. Vediamo adesso se hanno avuto ragione o meno, speriamo di sì. Adesso sta a De Rossi metterli bene in campo, trovare il modulo migliore, far recuperare la condizione migliore a tanti giocatori. Tanto poi alla fine quello che conta è il campo e lì arriverà la risposta migliore”. Durante l’estate non sono mancati le chiamate e le confidenza all’amico De Rossi: “Nell’ultimo mese non dico tutti i giorni, ma ci siamo sentiti spesso e volentieri. Mi chiedeva consigli, gli davo consigli, chiedevo a lui come era la situazione dentro… Daniele è contento di quello che sta facendo. Cerca ovviamente di fare meglio, perché non pensava di partire così male. Ma ha la voglia e la testa per fare una grande annata”.