“Complotti? Non ci sono, l’8 settembre è passato…”. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio in Transatlantico, rispondendo a una domanda del Fatto, nega le teorie della cospirazione contro la premier Giorgia Meloni e la sorella Arianna rilanciate il 18 agosto e ancora oggi dal Giornale di Alessandro Sallusti a proposito delle rivelazioni di Maria Rosaria Boccia che hanno provocato le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Il 18 agosto Sallusti aveva ipotizzato un’inchiesta della magistratura nei confronti di Arianna Meloni per traffico di influenze e oggi il direttore del Giornale lega questo complotto al caso Boccia. Teoria della cospirazione che in questi giorni è alimentato anche da Palazzo Chigi che sta cercando talpe nei ministeri e teme l’allargamento della vicenda ad altre figure di Fratelli d’Italia e della famiglia.

Per Nordio, che si trova in aula alla Camera per il disegno di legge Sicurezza, però non è così. “L’8 settembre è passato”, dice rispondendo al Fatto. Una battuta ancora più velenosa perché fa riferimento all’armistizio e al voltafaccia dei fascisti nel 1943. Un brutto ricordo per la destra di governo.

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