Economia

Con il taglio dei tassi altra piccola discesa delle rate dei mutui variabili. E diventano un po’ più convenienti i prestiti al consumo

L’ulteriore taglio dei tassi deciso dalla Bce andrà a vantaggio delle famiglie già indebitate a tasso variabile e di quelle che sono alla ricerca di un prestito per comprare casa, un’auto o un elettrodomestico. Stando a un’analisi della Fabi, il sindacato dei bancari, i tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,44% rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023 e potrebbero calare ancora al 3,2%: una riduzione che comporta, nel caso di un mutuo di 25 anni da 200.000 euro, un risparmio complessivo di oltre 70.000 euro (-19,3%). Secondo uno studio dell’Unione nazionale consumatori la riduzione dei tassi, considerando il Taeg medio sui mutui comunicato da Bankitalia a giugno (3,94%), la durata media di un mutuo e un importo medio di 130mila euro, corrisponde, nel caso vi fosse un pieno trasferimento sull’Euribor, a un calo della rata variabile di 18 euro al mese, pari a 216 euro all’anno. Un risparmio che, considerato che in Italia i piani di ammortamento sono alla francese, va poi riducendosi man mano che il mutuo si avvicina alla sua scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale.

I tassi sul credito al consumo sono scesi invece a una media dell’8,58%, dopo picchi superiori al 14%, e potrebbero calare ancora all’8,25%: vuol dire che un’automobile da 25.000 euro comprata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà 37.868 euro, oltre 11.000 euro in meno (-23%) rispetto al 2023. Per una lavatrice da 750 euro, con un credito di 5 anni, il risparmio nei prossimi mesi sarà di 161 euro (-14,6%). Costerebbe 945 euro contro gli oltre 1.100 di fine 2023.

Quanto sono indebitati gli italiani – Il valore complessivo dei mutui per l’acquisto di abitazioni ammontava, a fine luglio 2024, a 423,4 miliardi di euro, in crescita di circa 33 miliardi rispetto a fine 2020 (+9%), ma in calo di 3 miliardi rispetto a fine 2022 (-1%). Circa un terzo, cioè 144 miliardi, sono mutui a tasso variabile, i restanti 279 miliardi sono a tasso fisso. Sul totale di 25,7 milioni di famiglie italiane, quelle che hanno un mutuo sono circa 3,5 milioni, su complessivi 6,8 milioni di cittadini indebitati anche con altre forme di finanziamento, come il credito al consumo e i prestiti personali. Tra credito al consumo e prestiti personali, le banche hanno erogato 243 miliardi di euro di prestiti ai cittadini, in leggero calo con i valori di fine 2020 e in progressivo rallentamento rispetto alla tendenza degli ultimi mesi, segno dell’incidenza negativa dell’aumento dei tassi d’interesse registrato a partire da luglio 2022.

Tassi variabili in altalena – A partire da luglio 2022, con l’aumento dei tassi di riferimento, i nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa l’1,8% a tassi fino a oltre il 6% nel 2023. Negli ultimi mesi, le banche hanno iniziato una progressiva riduzione dei tassi praticati alle famiglie con il tasso medio fisso che è sceso al 3,44% a luglio scorso, che adesso potrebbe scendere al 3,%. La riduzione è stata meno accentuata sui mutui a tasso variabile con la media stabile attorno al 4%. Nel corso del 2023, i nuovi mutui a tasso variabile erano arrivati anche oltre il 6% dallo 0,6% di fine 2021, mentre oggi la media è pari al 3,67%: vuol dire che per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni la rata mensile è di 1.180 euro, ben 515 euro in più (+77,4%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta due anni fa ovvero 665 euro.

– “Questo secondo taglio di 25 punti base da parte della Bce segna un altro passo significativo verso la normalizzazione delle politiche monetarie, dopo un periodo di tassi restrittivi. Non cambiano però le prospettive di medio-lungo termine: l’Euribor a 1 mese è sceso al 3,54%, rispetto al 3,90% di inizio anno, ma è ancora oltre 100 punti base più alto rispetto all’Eurirs, che è ai minimi degli ultimi 20 mesi”, aggiunge Nicoletta Papucci di MutuiOnline.it, secondo cui “quindi oggi i mutui a tasso fisso rimangono più convenienti, garantendo al contempo sicurezza e stabilità finanziaria, nonché promuovendo una transizione verso un’economia più sostenibile con i mutui green, che permettono di beneficiare di condizioni molto vantaggiose”. Il gruppo sottolinea come il mercato dei mutui stia registrando, negli ultimi mesi, una significativa riduzione dei tassi variabili: a maggio il Tan medio per i mutui variabili era del 5,08%, mentre ad agosto è sceso al 4,64%. Stabile, invece, il tasso fisso medio, che si aggira intorno al 3,20%.