Roma, 7 gen. - (Adnkronos) - "Al di là della bontà dei risultati e dei numeri attuali, in Italia per Hyundai il tema importante da affrontare è il posizionamento del marchio che nasce nel suo stesso DNA, ossia quello del 'value for money', il miglior prodotto possibile ad un prezzo corretto". Lo sottolinea all'Adnkronos Francesco Calcara, da pochi mesi presidente e ceo di Hyundai Motor Company Italy, riconoscendo che "probabilmente negli anni scorsi quello che è mancato è stata l'evoluzione del brand". "Dobbiamo comunicare valori di brand: oggi, probabilmente, esiste una percezione che i modelli Hyundai siano ancora acquistati per la bontà del prodotto. Ad esempio, molti comprano il nostro SUV Tucson non tanto perché è Hyundai, ma perché è Tucson. Questo è il grande lavoro che dobbiamo fare attorno al brand. Dobbiamo partire da una base solidissima che è il prodotto, ma spiegando cosa è Hyundai, come brand, quali caratteristiche lo distinguono, per collocarlo correttamente nella testa delle persone".
Calcara - come gli altri top manager dell'automotive - è consapevole delle sfide che derivano dall'elettrificazione ma - ricorda - "in Hyundai vantiamo una varietà di gamma incredibile, potendo offrire modelli che vanno dal segmento A al segmento D-SUV, prodotti con cui copriamo oltre l’80% delle richieste del mercato. Abbiamo una varietà di gamma che viene amplificata anche da un’ampiezza di motorizzazioni, di alimentazioni: noi siamo l’unico gruppo ad oggi al mondo che ha, compreso il GPL, ben otto motorizzazioni, che vanno dal benzina al Diesel, poi il mild hybrid, il full hybrid ed il plug-in hybrid, per arrivare al full electric (in cui possiamo vantare una tecnologia al vertice del mercato, la rete a 800 Volt) e infine l’idrogeno, ambito in cui abbiamo il primato di aver introdotto per primi un modello di serie con questa alimentazione, nel 2013".
Quella dell’idrogeno, aggiunge, è "una vera punta di diamante di Hyundai, perché deteniamo la più alta quota di mercato del mondo, non solo per le vetture, ma anche per veicoli industriali. Dal punto di vista tecnologico, Hyundai è più che pronta a qualsiasi tipo di sfida nel rispetto delle regolamentazioni che vanno oggi verso il mondo delle plug-in hybrid e dell’elettrico".
Il manager sottolinea come "al di là del prezzo, il tema principale per Hyundai è di introdurre finalmente delle auto da uso quotidiano per affrontare la giungla delle città nel massimo confort e sicurezza possibili. Con l’aggiunta di una propulsione che moltissimi ritengono essere l’ideale per questo tipo di utilizzo, vale a dire l’elettrico. Un’auto senza vibrazioni, con molto meno rumore di un’auto a motore termico, che non emette smog e con una reattività al pedale dell’acceleratore fondamentale per sgusciare al meglio nelle condizioni di traffico più congestionato".
"Tutto ciò - spiega - per noi si chiama Inster, il nostro nuovo city SUV che può percorrere fino a 500 Km in ambito urbano con una sola carica (fino a 370 km nel ciclo combinato WLPT, ndr), una autonomia che ti può permettere di ricaricare la tua auto probabilmente una volta alla settimana. Un’auto giusta per viaggiare in città, ma non solo, vista l’autonomia fino a ieri impensabile per una vettura compatta, con una abitabilità incredibile rispetto alle dimensioni esterne (appena 3,83 metri di lunghezza), peraltro nettamente inferiori alla concorrenza, il che significa incredibile agilità e facilità di parcheggio. Un’auto con una tecnologia ripresa dal resto della gamma Hyundai e una qualità sconosciuta ai più. Un modello che noi definiamo 'Made for Italy', perché calza a pennello sulle esigenze dei clienti italiani, attenti anche allo stile, ambito in cui Inster si distingue fortemente grazie alla sua personalità. Come prezzo, Inster è stata posizionata sotto i 25.000 euro, un valore incredibilmente vicino (se non coincidente) a molte concorrenti con motore tradizionale ma che permetterà a molti di avvicinarsi a questa alimentazione che rappresenta un vero salto quantico nella mobilità delle persone. Ben sapendo che, chi ha scelto una elettrica, difficilmente torna indietro. Per far capire i vantaggi di questa incredibile opportunità che abbiamo davanti sarà però necessario raccontarla bene ai tanti potenziali clienti che già oggi possono esser pronti al passaggio, ma magari ancora non ne hanno preso consapevolezza".
Inevitabile affrontare il nodo della concorrenza cinese verso la quale - spiega Calcara - "ho grande rispetto, ma non timore. Rispetto perché ora il gap tecnologico è ampiamente colmato, non timore perché conosco bene ciò che può vantare oggi Hyundai in tema di tecnologie e di alimentazioni. Sicuramente l'elettrico ha appiattito un po’ la differenziazione dei prodotti e dei brand tra di loro. Oggi le vetture rischiano di essere un po' tutte uguali, mentre quello che fa la differenza oggi è il valore del brand, la customer experience, l’assistenza, la gestione dei ricambi e la gestione dei clienti a 360°".
"I cinesi - riconosce - si stanno evolvendo se parliamo solo di full electric, hanno una grande flessibilità e velocità di reazione di cambiare ed adeguarsi a nuovi piani industriali". Questo approccio - aggiunge - "da un punto di vista strategico potrebbe essere un tema importante da affrontare, non tanto per Hyundai, ma soprattutto per i molti costruttori europei che per storicità non hanno questa velocità di esecuzione".
Guardando al 2025 e alla forniutura di soluzioni di mobilità smart, il Ceo di Hyundai Italia sottolinea la volontà di "replicare per certi aspetti quello che vediamo nel paese di origine, come la robotica, l'intelligenza artificiale e la simbiosi tra le due. Come Hyundai siamo già presenti, ad esempio, con dei robotaxi a San Francisco e di fatto il nostro Gruppo non sarà più un produttore di veicoli, ma diventerà un vero provider di mobilità sostenibile e, perché no, anche un po’ premium" che è - ricorda - un concetto legato "non solo al posizionamento del prezzo ma anche alla qualità del servizio che offri" con una offerta che per l'anno appena iniziato "sarà sempre più centrata sulle esigenze del cliente e costruito ad hoc per il nostro utente".
"Come Hyundai - conclude - noi puntiamo al concetto di 'Progress for Humanity': a parte il settore automotive, siamo impegnati in tantissimi campi tra cui la robotica, l’intelligenza artificiale, con aziende come Boston Dynamics, al 100% di proprietà di Hyundai, elementi che fanno capire come il nostro brand si stia posizionando come un Gruppo non solo in ambito automobilistico, ma anche nel campo della tecnologia e dell’innovazione che rappresentano il vero progresso per l'umanità".
Tecnologia
IFA 2024: come l’AI aiuterà le persone nella vita di tutti i giorni? Alcuni esempi dal management di Samsung
Il presente – ma soprattutto il futuro – delle persone avrà come pilastri un accesso “all’AI più consapevole e democratico”, con la comodità dell’utente che viene (e verrà) messa al centro. La centesima edizione IFA, a Berlino, sta regalando agli appassionati di tech – e non solo – aggiornamenti e novità su prodotti che strizzano l’occhio al consumatore. Nel caso di Samsung sono state comunicate nuove funzioni che vanno di pari passo con l’obiettivo dell’azienda di essere sempre più sostenibile. E anche dove le paure dei consumatori potevano facilmente emergere, ecco che viene in soccorso l’intelligenza artificiale. Quando si fanno le lavatrici, uno dei timori maggiori è quello di poter rovinare i capi per colpa di un (errato) lavaggio. Ecco, dunque, l’intervento della tecnologia: temperature, sporcizia e tessuti vengono tutti elaborati dall’AI in modo tale da offrire le – potenziali – migliori condizioni per il lavaggio.
“La lavatrice adesso riconosce tessuti e livello di sporco grazie ai suoi 5 sensori presenti. Il danno è rappresentato dalla temperatura che rovina gli indumenti più delicati. Attivando, tuttavia, il programma ‘AI Wash’ (Samsung, ndr), l’elettrodomestico riconosce il tessuto, la corretta proporzione di acqua e detersivo, il ciclo di lavaggio più adatto all’indumento, riducendone al minimo il rischio di deterioramento”, ha dichiarato Daniele Grassi, Vice President Head of Home Appliances di Samsung Electronics Italia, aggiungendo che un’altra soluzione potrebbe essere quella di fare “lavaggi a freddo per abbassare di molto i rischi di mischiare vari colori e tessuti. Ciò grazie alle schede T-con nelle lavatrici che permettono di creare bolle di sapone che penetrano nei tessuti per una migliore efficacia del lavaggio”. Un altro tema caldo è quello legato al rilascio di microplastiche durante le lavatrici. Come spiegato da Grassi però, Samsung, grazie ad un filtro esterno per lavatrici, ha sul mercato prodotti che riducono notevolmente le emissioni di microfibre plastiche durante i cicli di lavaggio.
Se i temi sul progresso tecnologico e sulle case smart sembrano interessare solamente ai giovani della Generazione Z, in realtà Samsung ha svelato che oltre il 60% delle persone si è detta favorevole ad usufruire di app basate sull’AI. “L’ostacolo” rimane quello di saper comunicare efficacemente integrazioni e sviluppi tecnologici – specialmente – agli utenti più anziani. Il consiglio di Grassi è quello di “giocare” col prodotto, di provare e sperimentare. Anche perché oggi non c’è possibilità d’errore, non c’è alcun processo irreversibile.
IFA non è stata per Samsung solamente un’importantissima vetrina per annunciare e raccontare ai consumatori le novità che riguardano il settore elettrodomestico. Altri interessanti spunti sono arrivati anche dalla sezione audio-video dell’azienda sudcoreana. “Quando accendo il televisore l’AI mi chiede come voglio vedere una scena. Mi fornisce l’anteprima di 3 scene per capire quali sono i miei gusti ed impara a riconoscerli”, ha spiegato Alessio Cazzaniga, Head of Marketing & Retail AV di Samsung. Per gli appassionati di gaming invece, “c’è l’AI Mode che setta musica e audio. L’AI viene abbinata al sistema operativo Tizen, che si interconnette a diversi dispositivi. Infine, con la piattaforma di sicurezza Samsung Knox, il televisore diventa protetto”. Qualora ci fossero deficit di fluidità a causa delle console, l’intelligenza artificiale riesce ad intervenire, riducendo il lag. “L’AI guarda, massimizza e migliorare le performance. L’utente deve solo essere comodo, il resto fa tutto la tecnologia”, ha proseguito Cazzaniga.
Minimo sforzo massima resa, verrebbe quindi da pensare. Anche perché sulle televisioni Samsung ci sono sensori che comprendono in automatico se l’utente stia guardando la tv o meno. Nel caso in cui la persona abbia smesso di vederla, lo schermo del dispositivo si spegne in automatico.
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Mondo
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Roma, 7 gen (Adnkronos) - "Nel 228esimo anniversario della proclamazione del Primo Tricolore d'Italia, ricordiamo e sottolineiamo i significati profondi della Bandiera italiana, voluta dai Costituenti quale emblema della Repubblica, e anche simbolo di pace, libertà e democrazia. È questo, oggi più che mai, un messaggio positivo al mondo, di cui il Tricolore è testimone universale, rappresentando, a livello internazionale, i principi fondamentali della nostra comunità". Lo dice il presidente della Camera Lorenzo Fontana.
Roma, 7 gen (Adnkronos) - "'La sicurezza è un problema che riguarda tutti, ma in particolare chi ha di meno. Non capire questo significa rischiare di dare ragione a quella semplificazione ingiusta che identifica la sinistra con la cosiddetta Ztl'. Walter Veltroni da incorniciare oggi sul Corriere della sera". Lo scrive sui social l'europarlamentare del Pd Giorgio Gori.
Parigi, 7 gen. (Adnkronos/Afp) - La Francia commemora oggi l'attacco jihadista compiuto dieci anni fa contro il giornale Charlie Hebdo. La nazione fu colpita nel 2015 da una serie di attentati, da quello al celebre settimanale satirico a quelli contro il teatro del Bataclan, le terrazze parigine e lo Stade de France. Quattro giorni dopo l'attacco, l’11 gennaio 2015, le manifestazioni riunirono quasi 4 milioni di persone in tutta la Francia, con molti capi di Stato e di governo che parteciparono al corteo parigino.
Le commemorazioni di oggi saranno "come ogni anno" improntate "alla sobrietà, secondo la volontà delle famiglie", ha dichiarato il municipio di Parigi. La sindaca Anne Hidalgo “renderà omaggio alle vittime” alla presenza del presidente Macron e di diversi ministri. Le commemorazioni inizieranno alle 11,30 in rue Nicolas-Appert, nell'11mo arrondissement, dove Charlie Hebdo aveva sede nel 2015. Proseguiranno su Boulevard Richard Lenoir, dove l'agente di polizia Ahmed Merabet fu ucciso dai terroristi in fuga.
Gli eventi finiranno alle 13 con un omaggio alle vittime del negozio Hypercasher Porte de Vincennes, dove quattro persone di fede ebraica, prese in ostaggio, furono uccise il 9 gennaio. Dieci anni esatti dopo il massacro che ha preso di mira la sua redazione, Charlie Hebdo ha pubblicato un numero speciale di 32 pagine. In prima pagina si definisce "indistruttibile!", con il disegno di un gioviale lettore seduto su un fucile d'assalto, che legge il giornale.
Washington, 7 gen. (Adnkronos) - Primo morto per influenza aviaria negli Stati Uniti. Il decesso è stato confermato dal Dipartimento della Salute della Louisiana. Il paziente deceduto, esposto a contatto con uccelli selvatici e da cortile non commerciali, aveva più di 65 anni e soffriva di patologie pregresse, è stato reso noto.
Il mese scorso, i Centers for Disease Control and Prevention avevano confermato che il paziente era affetto dal primo caso grave di influenza aviaria negli Stati Uniti.
"Nel caso del primo decesso correlato al virus H5N1 è una persona over 65 con patologie pregresse, però credo che la cosa più importante è che questo paziente non si è contagiato con i bovini ma con un animale da cortile. Una situazione molto diversa rispetto ai casi tra gli operatori degli allevamenti da bovini da latte. L'influenza aviaria in Usa è oggi un problema con 60 casi nel 2024 e un primo decesso nel 2025. Per fortuna non c'è stato ancora un caso di trasmissione interumana ma prima o poi arriverà. Questo nuovo anno rischia di essere quell'aviaria", ha detto all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.
(Adnkronos) - L’assicurazione contro gli infortuni in ambito domestico, istituita dalla legge 493 del 1999, è obbligatoria per tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 67 anni che, a titolo gratuito e senza vincolo di subordinazione, si occupano della cura della propria casa e dei propri familiari in modo abituale ed esclusivo.
Modalità di iscrizione o di rinnovo. La polizza può essere attivata in qualsiasi momento; per chi è già iscritto, la scadenza per il rinnovo è fissata al 31 gennaio 2025. Il pagamento può essere effettuato facilmente online tramite il servizio PagoPA, e se il versamento avviene entro la scadenza, la copertura decorre dal 1° gennaio. Se il pagamento è in ritardo, la polizza partirà dal giorno successivo al versamento.
L’iscrizione avviene esclusivamente tramite i servizi online dell’Inail, a cui è possibile accedere tramite credenziali Spid, Cie o Cns. La polizza ha validità dal giorno seguente al pagamento del premio.
Il costo dell’assicurazione è di soli 24 euro all’anno, deducibile fiscalmente, e a carico dello Stato per le famiglie a basso reddito.
Tramite i servizi telematici è possibile, inoltre, visualizzare sia la situazione assicurativa con i pagamenti effettuati, sia scaricare il certificato annuale di iscrizione per ogni finalità di legge.
La tutela assicurativa. La polizza ha lo scopo di tutelare gli assicurati contro gli infortuni domestici, ossia gli eventi accidentali, non intenzionali, che si verificano nell’abitazione o nelle sue pertinenze, come giardini, balconi, cantine, soffitte e anche le aree comuni del condominio, durante lo svolgimento di attività domestiche. La protezione si estende anche alle piccole riparazioni fai-da-te e alla cura degli animali domestici, come cani, gatti, pappagallini, conigli, criceti, ecc., che fanno parte integrante della vita familiare.
È considerata al pari dell’abitazione in cui dimorano l’assicurato e la sua famiglia anche la casa in affitto in cui si trascorrono le vacanze, purché si trovi sul territorio nazionale.
Le prestazioni offerte dall’assicurazione. La polizza prevede diverse prestazioni che comprendono una rendita diretta, che oscilla da un minimo di 119,23 euro a un massimo di 1.454,08 euro, per inabilità permanente al lavoro pari o superiore al 16%; una prestazione una tantum rivalutabile, attualmente pari a 337,41 euro, per infortuni che comportano un’inabilità permanente compresa tra il 6% e il 15%, e una rendita ai superstiti in caso di morte dell’assicurato, dell’importo massimo di 1.454,08 euro.
Per gli infortuni domestici, con esito mortale, è prevista anche l’erogazione a favore dei superstiti, o di chiunque dimostri di aver sostenuto le spese funerarie, di un assegno una tantum di 12.240,00 euro, e un’ulteriore prestazione una tantum a carico del Fondo vittime gravi infortuni. Ai titolari di rendita per inabilità permanente assoluta al 100%, che versano in condizioni particolarmente gravi è corrisposto l’assegno mensile per l’assistenza personale continuativa (APC), pari ad euro 667,12.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti sui requisiti di assicurazione e sulle modalità di iscrizione e pagamento del premio si può: chiamare il contact center Inail, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00, raggiungibile esclusivamente al numero 06.6001, disponibile sia da rete fissa sia da rete mobile secondo il piano tariffario del gestore telefonico di ciascun utente; consultare il sito www.inail.it > Attività e servizi > Assicurazione > Assicurazioni speciali > Lavoro domestico, ove troverà tutti i documenti e le indicazioni relative all’assicurazione.
Ci si può anche rivolgere a una qualsiasi sede Inail o inviare un’e-mail ad una delle seguenti associazioni delle casalinghe: Obiettivo famiglia/Federcasalinghe: federcasalinghe.segreteria@gmail.com ; Movimento italiano casalinghe-Moica: moicanazionale@moica.it; Sindacato casalinghe lavoratrici europee-Scale Ugl: scale@ugl.it .
Per inoltrare specifiche richieste, anche in relazione alle modalità di accesso e di utilizzo ai servizi online, e per richiedere assistenza, si può utilizzare il canale di accesso telematico ‘Inail risponde’ presente sulla barra blu del portale www.inail.it e raggiungibile alla voce ‘Supporto’.
Roma, 7 gen. - (Adnkronos) - "Al di là della bontà dei risultati e dei numeri attuali, in Italia per Hyundai il tema importante da affrontare è il posizionamento del marchio che nasce nel suo stesso DNA, ossia quello del 'value for money', il miglior prodotto possibile ad un prezzo corretto". Lo sottolinea all'Adnkronos Francesco Calcara, da pochi mesi presidente e ceo di Hyundai Motor Company Italy, riconoscendo che "probabilmente negli anni scorsi quello che è mancato è stata l'evoluzione del brand". "Dobbiamo comunicare valori di brand: oggi, probabilmente, esiste una percezione che i modelli Hyundai siano ancora acquistati per la bontà del prodotto. Ad esempio, molti comprano il nostro SUV Tucson non tanto perché è Hyundai, ma perché è Tucson. Questo è il grande lavoro che dobbiamo fare attorno al brand. Dobbiamo partire da una base solidissima che è il prodotto, ma spiegando cosa è Hyundai, come brand, quali caratteristiche lo distinguono, per collocarlo correttamente nella testa delle persone".
Calcara - come gli altri top manager dell'automotive - è consapevole delle sfide che derivano dall'elettrificazione ma - ricorda - "in Hyundai vantiamo una varietà di gamma incredibile, potendo offrire modelli che vanno dal segmento A al segmento D-SUV, prodotti con cui copriamo oltre l’80% delle richieste del mercato. Abbiamo una varietà di gamma che viene amplificata anche da un’ampiezza di motorizzazioni, di alimentazioni: noi siamo l’unico gruppo ad oggi al mondo che ha, compreso il GPL, ben otto motorizzazioni, che vanno dal benzina al Diesel, poi il mild hybrid, il full hybrid ed il plug-in hybrid, per arrivare al full electric (in cui possiamo vantare una tecnologia al vertice del mercato, la rete a 800 Volt) e infine l’idrogeno, ambito in cui abbiamo il primato di aver introdotto per primi un modello di serie con questa alimentazione, nel 2013".
Quella dell’idrogeno, aggiunge, è "una vera punta di diamante di Hyundai, perché deteniamo la più alta quota di mercato del mondo, non solo per le vetture, ma anche per veicoli industriali. Dal punto di vista tecnologico, Hyundai è più che pronta a qualsiasi tipo di sfida nel rispetto delle regolamentazioni che vanno oggi verso il mondo delle plug-in hybrid e dell’elettrico".
Il manager sottolinea come "al di là del prezzo, il tema principale per Hyundai è di introdurre finalmente delle auto da uso quotidiano per affrontare la giungla delle città nel massimo confort e sicurezza possibili. Con l’aggiunta di una propulsione che moltissimi ritengono essere l’ideale per questo tipo di utilizzo, vale a dire l’elettrico. Un’auto senza vibrazioni, con molto meno rumore di un’auto a motore termico, che non emette smog e con una reattività al pedale dell’acceleratore fondamentale per sgusciare al meglio nelle condizioni di traffico più congestionato".
"Tutto ciò - spiega - per noi si chiama Inster, il nostro nuovo city SUV che può percorrere fino a 500 Km in ambito urbano con una sola carica (fino a 370 km nel ciclo combinato WLPT, ndr), una autonomia che ti può permettere di ricaricare la tua auto probabilmente una volta alla settimana. Un’auto giusta per viaggiare in città, ma non solo, vista l’autonomia fino a ieri impensabile per una vettura compatta, con una abitabilità incredibile rispetto alle dimensioni esterne (appena 3,83 metri di lunghezza), peraltro nettamente inferiori alla concorrenza, il che significa incredibile agilità e facilità di parcheggio. Un’auto con una tecnologia ripresa dal resto della gamma Hyundai e una qualità sconosciuta ai più. Un modello che noi definiamo 'Made for Italy', perché calza a pennello sulle esigenze dei clienti italiani, attenti anche allo stile, ambito in cui Inster si distingue fortemente grazie alla sua personalità. Come prezzo, Inster è stata posizionata sotto i 25.000 euro, un valore incredibilmente vicino (se non coincidente) a molte concorrenti con motore tradizionale ma che permetterà a molti di avvicinarsi a questa alimentazione che rappresenta un vero salto quantico nella mobilità delle persone. Ben sapendo che, chi ha scelto una elettrica, difficilmente torna indietro. Per far capire i vantaggi di questa incredibile opportunità che abbiamo davanti sarà però necessario raccontarla bene ai tanti potenziali clienti che già oggi possono esser pronti al passaggio, ma magari ancora non ne hanno preso consapevolezza".
Inevitabile affrontare il nodo della concorrenza cinese verso la quale - spiega Calcara - "ho grande rispetto, ma non timore. Rispetto perché ora il gap tecnologico è ampiamente colmato, non timore perché conosco bene ciò che può vantare oggi Hyundai in tema di tecnologie e di alimentazioni. Sicuramente l'elettrico ha appiattito un po’ la differenziazione dei prodotti e dei brand tra di loro. Oggi le vetture rischiano di essere un po' tutte uguali, mentre quello che fa la differenza oggi è il valore del brand, la customer experience, l’assistenza, la gestione dei ricambi e la gestione dei clienti a 360°".
"I cinesi - riconosce - si stanno evolvendo se parliamo solo di full electric, hanno una grande flessibilità e velocità di reazione di cambiare ed adeguarsi a nuovi piani industriali". Questo approccio - aggiunge - "da un punto di vista strategico potrebbe essere un tema importante da affrontare, non tanto per Hyundai, ma soprattutto per i molti costruttori europei che per storicità non hanno questa velocità di esecuzione".
Guardando al 2025 e alla forniutura di soluzioni di mobilità smart, il Ceo di Hyundai Italia sottolinea la volontà di "replicare per certi aspetti quello che vediamo nel paese di origine, come la robotica, l'intelligenza artificiale e la simbiosi tra le due. Come Hyundai siamo già presenti, ad esempio, con dei robotaxi a San Francisco e di fatto il nostro Gruppo non sarà più un produttore di veicoli, ma diventerà un vero provider di mobilità sostenibile e, perché no, anche un po’ premium" che è - ricorda - un concetto legato "non solo al posizionamento del prezzo ma anche alla qualità del servizio che offri" con una offerta che per l'anno appena iniziato "sarà sempre più centrata sulle esigenze del cliente e costruito ad hoc per il nostro utente".
"Come Hyundai - conclude - noi puntiamo al concetto di 'Progress for Humanity': a parte il settore automotive, siamo impegnati in tantissimi campi tra cui la robotica, l’intelligenza artificiale, con aziende come Boston Dynamics, al 100% di proprietà di Hyundai, elementi che fanno capire come il nostro brand si stia posizionando come un Gruppo non solo in ambito automobilistico, ma anche nel campo della tecnologia e dell’innovazione che rappresentano il vero progresso per l'umanità".
Roma, 7 gen. - (Adnkronos) - "Al di là della bontà dei risultati e dei numeri attuali, in Italia per Hyundai il tema importante da affrontare è il posizionamento del marchio che nasce nel suo stesso DNA, ossia quello del 'value for money', il miglior prodotto possibile ad un prezzo corretto". Lo sottolinea all'Adnkronos Francesco Calcara, da pochi mesi presidente e ceo di Hyundai Motor Company Italy, riconoscendo che "probabilmente negli anni scorsi quello che è mancato è stata l'evoluzione del brand". "Dobbiamo comunicare valori di brand: oggi, probabilmente, esiste una percezione che i modelli Hyundai siano ancora acquistati per la bontà del prodotto. Ad esempio, molti comprano il nostro SUV Tucson non tanto perché è Hyundai, ma perché è Tucson. Questo è il grande lavoro che dobbiamo fare attorno al brand. Dobbiamo partire da una base solidissima che è il prodotto, ma spiegando cosa è Hyundai, come brand, quali caratteristiche lo distinguono, per collocarlo correttamente nella testa delle persone".
Calcara - come gli altri top manager dell'automotive - è consapevole delle sfide che derivano dall'elettrificazione ma - ricorda - "in Hyundai vantiamo una varietà di gamma incredibile, potendo offrire modelli che vanno dal segmento A al segmento D-SUV, prodotti con cui copriamo oltre l’80% delle richieste del mercato. Abbiamo una varietà di gamma che viene amplificata anche da un’ampiezza di motorizzazioni, di alimentazioni: noi siamo l’unico gruppo ad oggi al mondo che ha, compreso il GPL, ben otto motorizzazioni, che vanno dal benzina al Diesel, poi il mild hybrid, il full hybrid ed il plug-in hybrid, per arrivare al full electric (in cui possiamo vantare una tecnologia al vertice del mercato, la rete a 800 Volt) e infine l’idrogeno, ambito in cui abbiamo il primato di aver introdotto per primi un modello di serie con questa alimentazione, nel 2013".
Quella dell’idrogeno, aggiunge, è "una vera punta di diamante di Hyundai, perché deteniamo la più alta quota di mercato del mondo, non solo per le vetture, ma anche per veicoli industriali. Dal punto di vista tecnologico, Hyundai è più che pronta a qualsiasi tipo di sfida nel rispetto delle regolamentazioni che vanno oggi verso il mondo delle plug-in hybrid e dell’elettrico".
Il manager sottolinea come "al di là del prezzo, il tema principale per Hyundai è di introdurre finalmente delle auto da uso quotidiano per affrontare la giungla delle città nel massimo confort e sicurezza possibili. Con l’aggiunta di una propulsione che moltissimi ritengono essere l’ideale per questo tipo di utilizzo, vale a dire l’elettrico. Un’auto senza vibrazioni, con molto meno rumore di un’auto a motore termico, che non emette smog e con una reattività al pedale dell’acceleratore fondamentale per sgusciare al meglio nelle condizioni di traffico più congestionato".
"Tutto ciò - spiega - per noi si chiama Inster, il nostro nuovo city SUV che può percorrere fino a 500 Km in ambito urbano con una sola carica (fino a 370 km nel ciclo combinato WLPT, ndr), una autonomia che ti può permettere di ricaricare la tua auto probabilmente una volta alla settimana. Un’auto giusta per viaggiare in città, ma non solo, vista l’autonomia fino a ieri impensabile per una vettura compatta, con una abitabilità incredibile rispetto alle dimensioni esterne (appena 3,83 metri di lunghezza), peraltro nettamente inferiori alla concorrenza, il che significa incredibile agilità e facilità di parcheggio. Un’auto con una tecnologia ripresa dal resto della gamma Hyundai e una qualità sconosciuta ai più. Un modello che noi definiamo 'Made for Italy', perché calza a pennello sulle esigenze dei clienti italiani, attenti anche allo stile, ambito in cui Inster si distingue fortemente grazie alla sua personalità. Come prezzo, Inster è stata posizionata sotto i 25.000 euro, un valore incredibilmente vicino (se non coincidente) a molte concorrenti con motore tradizionale ma che permetterà a molti di avvicinarsi a questa alimentazione che rappresenta un vero salto quantico nella mobilità delle persone. Ben sapendo che, chi ha scelto una elettrica, difficilmente torna indietro. Per far capire i vantaggi di questa incredibile opportunità che abbiamo davanti sarà però necessario raccontarla bene ai tanti potenziali clienti che già oggi possono esser pronti al passaggio, ma magari ancora non ne hanno preso consapevolezza".
Inevitabile affrontare il nodo della concorrenza cinese verso la quale - spiega Calcara - "ho grande rispetto, ma non timore. Rispetto perché ora il gap tecnologico è ampiamente colmato, non timore perché conosco bene ciò che può vantare oggi Hyundai in tema di tecnologie e di alimentazioni. Sicuramente l'elettrico ha appiattito un po’ la differenziazione dei prodotti e dei brand tra di loro. Oggi le vetture rischiano di essere un po' tutte uguali, mentre quello che fa la differenza oggi è il valore del brand, la customer experience, l’assistenza, la gestione dei ricambi e la gestione dei clienti a 360°".
"I cinesi - riconosce - si stanno evolvendo se parliamo solo di full electric, hanno una grande flessibilità e velocità di reazione di cambiare ed adeguarsi a nuovi piani industriali". Questo approccio - aggiunge - "da un punto di vista strategico potrebbe essere un tema importante da affrontare, non tanto per Hyundai, ma soprattutto per i molti costruttori europei che per storicità non hanno questa velocità di esecuzione".
Guardando al 2025 e alla forniutura di soluzioni di mobilità smart, il Ceo di Hyundai Italia sottolinea la volontà di "replicare per certi aspetti quello che vediamo nel paese di origine, come la robotica, l'intelligenza artificiale e la simbiosi tra le due. Come Hyundai siamo già presenti, ad esempio, con dei robotaxi a San Francisco e di fatto il nostro Gruppo non sarà più un produttore di veicoli, ma diventerà un vero provider di mobilità sostenibile e, perché no, anche un po’ premium" che è - ricorda - un concetto legato "non solo al posizionamento del prezzo ma anche alla qualità del servizio che offri" con una offerta che per l'anno appena iniziato "sarà sempre più centrata sulle esigenze del cliente e costruito ad hoc per il nostro utente".
"Come Hyundai - conclude - noi puntiamo al concetto di 'Progress for Humanity': a parte il settore automotive, siamo impegnati in tantissimi campi tra cui la robotica, l’intelligenza artificiale, con aziende come Boston Dynamics, al 100% di proprietà di Hyundai, elementi che fanno capire come il nostro brand si stia posizionando come un Gruppo non solo in ambito automobilistico, ma anche nel campo della tecnologia e dell’innovazione che rappresentano il vero progresso per l'umanità".