Tecnologia

IFA 2024: come l’AI aiuterà le persone nella vita di tutti i giorni? Alcuni esempi dal management di Samsung

Il presente – ma soprattutto il futuro – delle persone avrà come pilastri un accesso “all’AI più consapevole e democratico”, con la comodità dell’utente che viene (e verrà) messa al centro. La centesima edizione IFA, a Berlino, sta regalando agli appassionati di tech – e non solo – aggiornamenti e novità su prodotti che strizzano […]

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Il presente – ma soprattutto il futuro – delle persone avrà come pilastri un accesso “all’AI più consapevole e democratico”, con la comodità dell’utente che viene (e verrà) messa al centro. La centesima edizione IFA, a Berlino, sta regalando agli appassionati di tech – e non solo – aggiornamenti e novità su prodotti che strizzano l’occhio al consumatore. Nel caso di Samsung sono state comunicate nuove funzioni che vanno di pari passo con l’obiettivo dell’azienda di essere sempre più sostenibile. E anche dove le paure dei consumatori potevano facilmente emergere, ecco che viene in soccorso l’intelligenza artificiale. Quando si fanno le lavatrici, uno dei timori maggiori è quello di poter rovinare i capi per colpa di un (errato) lavaggio. Ecco, dunque, l’intervento della tecnologia: temperature, sporcizia e tessuti vengono tutti elaborati dall’AI in modo tale da offrire le – potenziali – migliori condizioni per il lavaggio.

“La lavatrice adesso riconosce tessuti e livello di sporco grazie ai suoi 5 sensori presenti. Il danno è rappresentato dalla temperatura che rovina gli indumenti più delicati. Attivando, tuttavia, il programma ‘AI Wash’ (Samsung, ndr), l’elettrodomestico riconosce il tessuto, la corretta proporzione di acqua e detersivo, il ciclo di lavaggio più adatto all’indumento, riducendone al minimo il rischio di deterioramento”, ha dichiarato Daniele Grassi, Vice President Head of Home Appliances di Samsung Electronics Italia, aggiungendo che un’altra soluzione potrebbe essere quella di fare “lavaggi a freddo per abbassare di molto i rischi di mischiare vari colori e tessuti. Ciò grazie alle schede T-con nelle lavatrici che permettono di creare bolle di sapone che penetrano nei tessuti per una migliore efficacia del lavaggio”. Un altro tema caldo è quello legato al rilascio di microplastiche durante le lavatrici. Come spiegato da Grassi però, Samsung, grazie ad un filtro esterno per lavatrici, ha sul mercato prodotti che riducono notevolmente le emissioni di microfibre plastiche durante i cicli di lavaggio.


Se i temi sul progresso tecnologico e sulle case smart sembrano interessare solamente ai giovani della Generazione Z, in realtà Samsung ha svelato che oltre il 60% delle persone si è detta favorevole ad usufruire di app basate sull’AI. “L’ostacolo” rimane quello di saper comunicare efficacemente integrazioni e sviluppi tecnologici – specialmente – agli utenti più anziani. Il consiglio di Grassi è quello di “giocare” col prodotto, di provare e sperimentare. Anche perché oggi non c’è possibilità d’errore, non c’è alcun processo irreversibile.

IFA non è stata per Samsung solamente un’importantissima vetrina per annunciare e raccontare ai consumatori le novità che riguardano il settore elettrodomestico. Altri interessanti spunti sono arrivati anche dalla sezione audio-video dell’azienda sudcoreana. “Quando accendo il televisore l’AI mi chiede come voglio vedere una scena. Mi fornisce l’anteprima di 3 scene per capire quali sono i miei gusti ed impara a riconoscerli”, ha spiegato Alessio Cazzaniga, Head of Marketing & Retail AV di Samsung. Per gli appassionati di gaming invece, “c’è l’AI Mode che setta musica e audio. L’AI viene abbinata al sistema operativo Tizen, che si interconnette a diversi dispositivi. Infine, con la piattaforma di sicurezza Samsung Knox, il televisore diventa protetto”. Qualora ci fossero deficit di fluidità a causa delle console, l’intelligenza artificiale riesce ad intervenire, riducendo il lag. “L’AI guarda, massimizza e migliorare le performance. L’utente deve solo essere comodo, il resto fa tutto la tecnologia”, ha proseguito Cazzaniga.

Minimo sforzo massima resa, verrebbe quindi da pensare. Anche perché sulle televisioni Samsung ci sono sensori che comprendono in automatico se l’utente stia guardando la tv o meno. Nel caso in cui la persona abbia smesso di vederla, lo schermo del dispositivo si spegne in automatico.