Cronaca

Il caso di Cinzia Dal Pino mi preoccupa: vogliamo sostituire lo Stato con la giustizia fai da te?

di Alessio Andreoli

Sono molto preoccupato per come sembra si stia sviluppando la nostra società. Ha fatto, giustamente molto notizia la Signora che, a Viareggio dopo aver subito uno scippo sotto la minaccia di un coltello ha inseguito con la sua auto il rapinatore e l’ha investito. Non contenta è passata più volte sul corpo dell’uomo. Le immagini sono terrificanti. Personalmente mi sento di condannare, senza se e senza ma, la reazione della signora considerandola assolutamente eccessiva, contro ogni principio morale e civile. Parlo di principi che in una società come la nostra dovrebbero mettere al primo posto il valore della vita umana.

La mia preoccupazione non è alimentata dal fatto in se stesso ma dai numerosissimi commenti sui social dove tanti utenti inneggiano a questo tipo di reazione giustificando questo brutale atto. Sembra quasi che ci sia la volontà di sostituire la giustizia delle istituzioni con una giustizia assai più spicciola: giustizia fai da te. Non ci si rende conto che incoraggiare questo tipo di reazione inconsulta, incoraggiare la vendetta può solo portare ad una escalation della violenza con conseguenze disastrose per tutti. Si mette in primo piano la giustizia sommaria rispetto alla morale ed al rispetto della vita.

Capisco che, a causa del malfunzionamento di molti servizi, la fiducia nelle istituzioni si stia nel tempo erodendo sempre più, ma episodi come questo non possono che minare ulteriormente la fiducia nelle istituzioni. Celebrare o normalizzare atti come questo non possono che portare ad un incremento di azioni di vendetta individuali. Possiamo immaginare un mondo dove ognuno di noi, preso dalla rabbia decide di farsi “giustizia” da solo? Io proprio non riesco ad immaginarlo né lo vorrei.

Per questo mi rivolgo alle istituzioni, ai politici al governo e all’opposizione affinché tutti, in modo unanime prendano una chiara e netta posizione di condanna del gesto. Va ribadita le centralità della legge, la vendetta privata non può e non deve sostituire lo stato di diritto. Soprattutto va condannata con chiarezza la retorica violenta sui social media di chi inneggia a questo atto. Più alto ed elevata è la posizione di un politico nell’arco costituzionale più forte e decisa deve essere la sua presa di posizione nel condannare l’atto di vendetta.

Forza politici, ordinate agli spin doctor di prendere una chiara posizione di condanna, in fondo i servizi di chi cura il vostro profilo social sono pagati da noi cittadini…

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