Quando mancano una manciata di giorni al debutto in passerella, a Parigi, della sua prima collezione per Maison Valentino, ecco che arrivano le prime novità firmate Alessandro Michele. Che il suo avvento alla direzione creativa della casa di moda romana sarebbe stata una rivoluzione era assodato, ma adesso finalmente iniziamo a prendere le misure del cambiamento. Con un comunicato arrivato in mattinata, la maison ha infatti annunciato un cambio di passo si ritmi delle collezioni, un nuovo approccio più lento e consapevole che va a privilegiare creatività ed esclusività: Valentino sfilerà solo due volte l’anno con collezioni co-ed (uomo e donna insieme) e presenterà una sola sfilata di haute couture anziché due.
Chi la conosce lo sa, la moda è un settore in costante evoluzione, ma anche prigioniero di ritmi frenetici e scadenze implacabili. Quattro collezioni prêt-à-porter e due haute couture ogni anno, più le Cruise, le Resort e le edizioni speciali, hanno trasformato il sistema in una macchina produttiva che soffoca la creatività e mette a dura prova il business. Cambiare questo modello è complesso e tutt’altro che indolore, soprattutto considerando gli interessi economici in gioco, la fame insaziabile di profitti dei colossi del lusso e le rivalità tra brand. La necessità di rivedere i ritmi frenetici e le attuali scadenze del comparto era emersa durante la pandemia di Covid, con gli appelli accorati di molti stilisti a rallentare e rivedere le strategie ma poi, sull’onda dell’entusiasmo per il ritorno alla vita “normale” e visto il boom di vendite registrato dopo i lockdown, ecco che tutti i buoni propositi erano stati accantonati. Finché ora non ci ha pensato proprio Alessandro Michele a compiere, con Valentino, questo piccolo grande passo verso una ridefinizione dei tempi della moda.
La scelta di presentare una sola sfilata di haute couture all’anno è un cambiamento radicale, ma si inserisce in una riflessione più ampia sul ruolo dell’artigianalità e del tempo nella creazione di moda. E’ una decisione in linea con la tradizione di Valentino di porre al centro l’artigianalità e le persone ma anche con quel desiderio di ricerca dell’eccellenza che ha motivato il designer ad assumere la guida della Maison. Si mira così a dare più tempo alla creazione dell’alta moda, elevandone il valore artistico e rendendo l’esperienza per i clienti ancora più esclusiva. “Sin dalle origini, Maison Valentino si è distinta per l’attenzione all’artigianalità delle sue creazioni, ponendo sempre al centro la creatività e le persone”, recita il comunicato ufficiale, scritto insieme al Ceo Jacopo Venturini. “Questo approccio è rimasto una componente essenziale di Valentino. Con una sola sfilata di alta moda all’anno, daremo alle nostre creazioni il giusto tempo per prendere forma, valorizzando al massimo la loro ispirazione artistica“. Perché presentare una sola collezione all’anno significa anche dare al processo creativo il tempo necessario per maturare e ai laboratori l’agio di lavorare al meglio, senza l’ansia delle scadenze da rispettare. L’obiettivo, insomma, è creare capi che non siano solo prodotti di tendenza, ma vere e proprie opere d’arte, lontane dal frenetico ciclo delle collezioni stagionali.
Il 29 settembre 2024, durante la Paris Fashion Week, Alessandro Michele farà il suo debutto ufficiale alla guida di Valentino, un evento molto atteso che segna una nuova era per la Maison, dopo l’addio di Michele a Gucci e il passaggio di testimone con Pierpaolo Piccioli. Con i look dei red carpet di questi giorni e con la sua prima collezione, la Resort 2025 svelata a giugno, ha già mostrato il suo stile distintivo: rouges, pois, fantasie floreali, perle e un gusto retrò che fonde classico e contemporaneo; ma è il debutto sulle passerelle parigine ad essere il vero banco di prova per il designer romano. La sua Spring/Summer 2025 è la collezione più attesa di questo fashion month ma Michele ha poco di cui preoccuparsi: con questa mossa ha già dimostrato di poter ridefinire gli standard del settore.