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Lavare frutta e verdura in lavastoviglie è la nuova moda di TikTok: “Si risparmia tanto tempo”. Ma gli esperti mettono in guardia: “Ecco cosa si rischia”

Su TikTok spopolano i video di una creator canadese che mostra la madre nell’atto di lavare frutta e verdura in lavastoviglie per risparmiare tempo e igienizzarle bene. Genio o follia?

Lo si potrebbe definire il tormentone dell’estate: il primo video risale a inizio giugno, e altri se ne sono succeduti fino ad agosto. A pubblicarli la creator canadese Lara (@larad_official), che immortala la madre mentre ripone ordinatamente frutta e verdura di ogni tipo nei cestelli della lavastoviglie: patate dolci, peperoni, pomodori, melanzane, carote, sedano, agrumi… Al posto del sapone usa aceto bianco e poi via con il risciacquo breve in acqua fredda. Davanti allo stupore della figlia, la donna si giustifica dicendo che così tante persone toccano i vegetali e che quindi vanno igienizzati.

La pratica può lasciare perplessi, ma ha fatto guadagnare alla ragazza la bellezza di 4,2 milioni di visualizzazioni e alla madre un bel po’ di emuli e di lodi sperticate espresse in più di 12.000 commenti. Al di là del fatto che si consumano inutilmente acqua e corrente per un lavoro che normalmente richiede pochi minuti e solo un po’ di acqua del rubinetto, ci sono anche delle considerazioni importanti di cui tenere conto.

L’esperto di lavastoviglie
In un recente articolo pubblicato su 20 minutes Carsten Prudent, Senior Vice President Communications alla Miele (azienda che come noto produce anche lavastoviglie), dissuade dal seguire le orme della signora canadese: “Come indica il loro nome, le nostre lavastoviglie sono concepite e omologate per lavare le stoviglie, non le verdure”. Per inciso, una simile osservazione la fa saggiamente Lara alla madre: “Ma la lavastoviglie non si usa per le stoviglie?”.

Prudent sottolinea che se così non fosse ci sarebbero altre regole alimentari e diverse procedure di autorizzazione. “Senza contare che i residui di sabbia o terra solitamente presenti sugli ortaggi rischiano di danneggiare l’apparecchio”. Lo stesso potrebbero fare pezzetti di buccia che si staccano durante il lavaggio, e alla fine chi rompe paga, senza avere la certezza di eliminare i batteri nocivi: infatti un lavaggio in acqua fredda non basta per spazzarli via, e l’aggiunta di aceto è ininfluente a questi livelli di diluizione. E non è proprio il caso di affidarsi all’azione igienizzante di eventuali residui di detersivo… C’è poi un aspetto nutrizionale di cui tenere conto.

La parola alla nutrizionista
Lavare correttamente frutta e verdura e asciugarle con cura è il primo passo per preservarne i nutrienti, soprattutto le vitamine idrosolubili e i folati, che si trovano per esempio proprio nel cavolo nero e nell’insalata messi in lavastoviglie – c’è da chiedersi in che condizioni possano uscirne, alla fine del ciclo, e che cosa resta dei loro preziosi nutrienti. Quindi nessun dubbio: che il vegetale sia più o meno fragile, è sempre meglio restare aderenti alla tradizione. “Per lavare frutta e verdura, è sufficiente sciacquarle bene sotto l’acqua, con una spazzola naturale di cocco per sedano, carote o zucchine”, raccomanda la dott. Emanuela Ferrari, biologa nutrizionista a orientamento PNEI. Non è consigliabile neanche ricorrere ad amuchina e altri disinfettanti, che tra l’altro alterano sgradevolmente il gusto dei vegetali. “Il loro uso rompe le membrane dei batteri che vivono nelle verdure: ciò significa che uccidiamo i batteri e gli altri microorganismi e quindi la possibilità di mangiare vitamine, in quanto la gran parte delle vitamine che noi sintetizziamo in realtà ce le sintetizzano i batteri”, spiega l’esperta, mettendo quindi in guardia da un’eccessiva fobia nei confronti dei germi. “Mangiate un po’ più ‘sporco’, lavate con acqua le verdure, nutrite bene il vostro microbiota”. In questo modo non serve poi rimpinzarsi di multivitaminici…

“Tuttavia, molto conta la qualità di partenza delle verdure. Se sono industriali e provengono dalla grande distribuzione, possono essere molto trattate e inquinate. In questo caso un po’ di bicarbonato può aiutare a eliminare alcuni pesticidi”. Diverso è il discorso con vegetali provenienti da agricoltura bio o biodinamica, per i quali il bicarbonato è invece sconsigliato: “Tutte le vitamine acide (sintetizzate in precedenza dai microbi) muoiono, perciò anche quelle resistenti alle alte temperature (e quindi alla cottura) vengono eliminate fin da subito”. Insomma la lavastoviglie, se proprio l’abbiamo, lasciamola solo per l’uso per cui è nata. Ce lo raccomanda la Miele, ma sicuramente anche i suoi concorrenti sarebbero d’accordo.

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