L’estate è finita, e con lei gli aperitivi, i pranzi e le cene abbondanti. La bilancia segna qualche chilo di troppo e scatta la corsa alla “dieta detox”. Ma siamo sicuri che sia la soluzione giusta? “Le diete detox non esistono, non hanno un fondamento scientifico. ‘Detox’ significa ‘disintossicare’ e non esistono articoli scientifici in grado di evidenziare cosa vi sia di così tossico per l’organismo dopo un pasto per quanto abbondante e poco equilibrato possa essere”, tuona Marco Bianchi, food mentor ed esperto di cucina salutare. “Il nostro organismo ha già tutto ciò che serve per depurarsi. Fegato, reni, intestino e pelle fanno un ottimo lavoro”.
Dalle pagine del Corriere della Sera, Bianchi, autore del libro “Il giorno più buono. Cucina e scienza per il nostro benessere quotidiano“, ci rassicura: “Le abbuffate? Qualche strappo alla regola ci sta, anzi, può essere terapeutico. Il cibo è piacere, condivisione, amore… soprattutto quando cucinato insieme”. Quindi, niente sensi di colpa per gli sgarri estivi: “Le diete detox non hanno un fondamento scientifico anche perché se si accusa un senso di pesantezza da mangiata eccessiva, basta evitarne altre per qualche giorno. Se ci sentiamo appesantiti, basta tornare gradualmente alla normalità”, consiglia Bianchi. “E poi, seguendo la Dieta Mediterranea, con i suoi alimenti freschi, integrali e poco trasformati, è difficile accumulare tossine”.
Ma come tornare in forma senza rinunce? “Chi è in sovrappeso dovrebbe consultare un professionista per un piano alimentare personalizzato. Chi è normopeso può seguire piccoli accorgimenti: limitare alcol e dolci, preferire l’acqua al vino, consumare gli zuccheri a colazione“, spiega il divulgatore. “Diffidate dalle scorciatoie miracolose” avverte quindi Bianchi: “L’idrocolonterapia, ad esempio, è un lavaggio intestinale che va fatto solo su prescrizione medica. Usarla per ‘ripulirsi’ dopo le abbuffate può danneggiare il microbiota, l’ecosistema di batteri buoni che vivono nel nostro intestino”.
La ricetta di Bianchi per la remise en forme? Piatti unici, gustosi e bilanciati, come “cous cous con verdure e legumi, insalatone con radicchio, taralli, formaggio e frutta; zuppe fredde di cereali e verdure o di pesce. E per finire, un frutto di stagione, ricco di acqua e vitamine. Oppure, perché no, concediamoci un dolce a colazione, quando il metabolismo è più attivo”. E se volessimo pianificare l’intera settimana? “Sette giorni, sette cereali diversi!”, propone Bianchi. “Pasta, riso, quinoa, farro… Abbinati a pesce e verdure, cotte o crude. E non dimentichiamo le zuppe, ricche di acqua e nutrienti”. E gli avanzi delle grigliate? “Non si butta via niente”, esclama Bianchi. “Scaldiamoli senza aggiungere grassi e abbiniamoli a un’insalata o a una pasta. E per contrastare l’assorbimento dei grassi, via libera a frutta e verdura rossa e viola, ricche di antociani”. Insomma, la parola d’ordine è equilibrio: “Concediamoci qualche sfizio senza sensi di colpa”, conclude Bianchi. “E se proprio vogliamo ‘sgarrare’, facciamolo con una bella pizza. Aiutiamo anche l’economia, che ha bisogno di ‘ingrassare’ un po’!