Politica

Liguria, Bucci candidato con un tumore con metastasi: “Capisco i dubbi, ma me la sento. Se mi rimangono tre anni di vita li spenderò così”

Affrontare una campagna elettorale, e candidarsi a governare una Regione fino al 2029, con un tumore con metastasi. Marco Bucci è uno a cui l’energia non manca, ma la sensazione è che una sfida del genere possa essere troppo anche per lui. Il sindaco di Genova ha scoperto a fine maggio di avere un cancro […]

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Affrontare una campagna elettorale, e candidarsi a governare una Regione fino al 2029, con un tumore con metastasi. Marco Bucci è uno a cui l’energia non manca, ma la sensazione è che una sfida del genere possa essere troppo anche per lui. Il sindaco di Genova ha scoperto a fine maggio di avere un cancro in fase avanzata ai linfonodi del collo: è stato operato d’urgenza il 3 giugno, dopodiché ha iniziato un lungo percorso di radioterapia e immunoterapia. Ieri, a sorpresa, ha accettato la candidatura alla presidenza della Liguria per il centrodestra. E il pensiero non può non tornare a Jole Santelli, morta nel 2020 dopo appena otto mesi dal suo insediamento alla guida della Calabria, a cui si era candidata nonostante la malattia. Bucci però manifesta ottimismo in un’intervista al Corriere: “Capisco i dubbi sulle mie condizioni di salute, sono legittimi. Ma ho detto che me la sento. Se mi rimangono tre anni di vita, li spenderò così. Se ne ho cinque, riesco a fare il presidente fino al termine del mandato. Se poi me ne restano altri dieci, me li faccio tutti in barca a vela”, ironizza.

Il sindaco racconta la fase del primo impatto con la malattia: “Avevo sentito una pallina sotto la mandibola, pensavo fosse una stupidata, invece era un linfonodo ingrossato e malato. Mi sono sentito debole. È diventato inevitabile pensare a quanto tempo mi rimane. Poi ho capito che anche qui bisogna reagire, in qualche modo. È uno status mentale, devi capire che la tua vita è cambiata ma non è ancora finita”, spiega. E sottolinea: “Quando uno è malato, essere impegnato tutti i giorni aumenta l’adrenalina, che poi aiuta il sistema immunitario. Se invece ci si abbatte e ci si lascia andare, va ancora peggio. Diciamo che fare la campagna elettorale sarà una buona terapia“. E racconta la telefonata con Giorgia Meloni che lo ha convinto ad accettare la candidatura: “Mi ha detto: “Io ti dico qual è la scelta politica e professionale. Ma su quella personale devi decidere solo tu”. Ci ho pensato sopra una notte, e poi ho sciolto la riserva”.