Caro cardo salutis“, ovvero “La carne è il cardine della salvezza”. È questa frase di Tertulliano a fare da titolo alla tesi di laurea di Mirko Campoli, ex professore di religione, vicepreside di un istituto tecnico e dirigente dell’Azione Cattolica, che si trova agli arresti domiciliari ed è stato condannato in due processi di primo grado a pene rispettivamente di 9 anni e 6 anni e 10 mesi di reclusione, l’ultima delle quali pronunciata ieri, 11 settembre. La tesi era stata discussa invece all’inizio di luglio davanti ai professori del dipartimento di Studi umanistici dell’università di Roma.

Nel primo processo Campoli era accusato di aver abusato di due ragazzini di 12 e 16 anni. Le violenze sono state scoperte grazie alle testimonianze delle fidanzate delle vittime e all’aiuto della Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Lazio Monica Sansoni, che si è costituita parte civile. Gli episodi di violenza, sono stati molti: per il più piccolo dei due se ne contano addirittura 50 e sono iniziati 4 anni prima della denuncia, mentre il 16enne sarebbe rimasto vittima di abusi durante una gita a Gardaland.

Campoli avrebbe usato il proprio ruolo all’interno dell’Azione Cattolica e la partecipazione a campi estivi e gite per avvicinare i ragazzini, conquistarne la fiducia e poi costringerli a subire una serie di violenze e abusi sessuali durante la notte. Nella seconda inchiesta sono emerse anche nuove testimonianze di altre vittime, rispettivamente di 10 e 12 anni. Uno di questi, all’epoca degli abusi, era ospite in una casa famiglia in zona Boccea, mentre l’altro ragazzo sarebbe il fratello minore di una delle prime vittime. Non tutte le accuse sono state accolte dal gup in questo secondo processo, che al termine del rito abbreviato ha condannato Campoli a 6 anni e 10 mesi a fronte della richiesta di 10 anni formulata dalla Procura. La sentenza precedente era stata pronunciata in primavera.

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