il 22 settembre è una data importante per Ornella Vanoni e per la musica italiana. La grande artista infatti compirà 90 anni e per festeggiare questo importante avvenimento pubblicherà il 19 ottobre l’album “Diverse”, trainato dal brano “Perduto” in versione electro-disco firmato dal dj e producer heysimo (Simone Sproccati).”Hanno usato la mia voce di adesso, per farmi ricantare vecchi successi, arrangiati da dj in chiave disco”, ha anticipato la Vanoni a Il Corriere della Sera. Inoltre la cantante sarà ospite al Suzuki Music Party, condotto da Amadeus, e in onda sul Nove il 22 settembre in prima serata.
Tra i tanti temi affrontanti nell’intervista anche quello della conclusione di un percorso di vita ricchissimo fatto di incontri importanti, amori travolgenti, di depressione, ma anche di ironia. “Non ho paura della morte. – ha detto – Capirò quando sarà il momento di andarmene, quando sarò inutile alla vita e la vita sarà inutile a me. Non voglio fare come mia zia, che ha vissuto fino a 107 anni: un tormento. Aveva la mente lucida e il corpo infermo. Non riusciva a morire ed era disperata. Guardava il soffitto e mormorava: ‘Signore, portami via…’. Non vedo l’ora di vedere il film di Almodovar. In Italia non c’è l’eutanasia? Si trova sempre un modo per decidere quando e come andare via. Se non c’è, lo si inventa. Non ci sono forse i suicidi?”.
“Come vorrei essere ricordata? – ha continuato – Il teatro Lirico l’hanno dedicato a Gaber, le due sedi del Piccolo a Strehler e a Grassi, la Palazzina Liberty a Fo e a Rame, lo Studio alla Melato. Per me non è rimasto niente. Per questo rivolgo un appello al sindaco Sala: mi dedichi un’aiuola in centro. Ma c’è una condizione. Il sindaco non dovrebbe aspettare che io muoia. La voglio da viva. Adesso. ‘Aiuola Ornella Vanoni, manutenuta da lei’. Me ne prenderei cura di persona. Pianterei fiori e pomodori“.
Quel che è certo è che la Vanoni ha rinnovato la sua partecipazione a “Che Tempo Che Fa” anche quest’anno: “Con lui mi trovo benissimo. È una pacchia. Non ci sono copioni: mentre vado là in macchina penso alle cose da dire”.